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Le priorità del nuovo governo

Dopo l’elezione del Presidente della Repubblica ed in attesa di conoscere i nomi del nuovo Governo, la politica è chiamata ad affrontare numerose emergenze, tra cui alcune hanno sicuramente una priorità assoluta. Per quanto riguarda il lavoro sicuramente la Cassa integrazione in deroga e la proroga dei precari della PA (la norma dovrebbe riguardare circa 150 mila persone oltre al fatto che dovrebbero anche essere attuate le norme previste dalla spending review per quanto riguarda il taglio di dirigenti e funzionari).

Per quanto concerne la cassa integrazione in deroga in base alle stime fatte dal ministro Fornero occorrono circa 1 – 1,4 miliardi di euro per rifinanziare la misura. Allo stato attuale l’Inps ha messo sul tavolo circa 200 milioni di euro mentre la restante parte dovrà essere trovata in tempi abbastanza stretti. In base ai piani del Governo il rinnovo della CIG sarà messo in prima linea, mentre lo stanziamento per quanto riguarda lo sblocco dei crediti PA sarà innalzato a 7,5 miliardi di euro (leggi anche il decreto che sblocca i crediti p-a). Sul punto sembra vi sia l’intenzione da parte dell’attuale esecutivo di attendere l’insediamento del nuovo Governo, in modo tale da tradurre in decreti e leggi le intenzioni di tecnici e politici. In particolare, in base a quanto disposto dagli attuali saggi, l’obiettivo è quello di completare il pagamento dell’intero ammontare dei debiti commerciali ed espandere successivamente le funzioni del fondo garanzia per le piccole e medie imprese (il fondo attraverso garanzie a Confidi e altri istituti di credito può garantire il finanziamento alle imprese con prestiti per un ammontare di oltre 30 miliardi di euro).

Il nuovo esecutivo sarà chiamato a fornire risposte anche in materia di manutenzione dei conti pubblici. In particolare dovrà essere affrontato il nodo dell’aumento iva dal 21 al 22 % (leggi anche aumento iva 2013)oltre che il rifinanziamento di alcune costi come le missioni all’estero o i contratti di servizio (Poste, Fs, ecc.). In programma anche una revisione della nuova tassa sui rifiuti, la Tares.