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Nel Lazio il record di imposte locali

Il Lazio si è meritato una palma di cui francamente avrebbe fatto volentieri a meno: si tratta infatti della regione italiana che può vantare il record più alto per quel che riguarda il prelievo fiscale di stampo locale. Questo primo posto è stato raggiunto grazie a una media di 440 euro di imposte locali a carico di ogni singolo contribuente, un dato che proviene direttamente dal Tesoro, il quale ha cercato di capire come potevano essere tradotte le elaborazioni dell’Agenzia delle Entrate in merito al 2010 come periodo d’imposta. L’aliquota in questione, vale a dire quella che ha fatto conquistare tale record, era pari due anni fa a 1,7 punti percentuali, con un incremento dello 0,30% rispetto all’anno precedente.

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Insomma, un’aliquota così alta è stata giustificata con il risanamento dei debiti. In realtà, anche ora che quei debiti sono state in parte “ristrutturati”, non si tornerà all’antico, nonostante vi fossero stati degli annunci in tal senso. In effetti, ci ha pensato il governo centrale a introdurre un nuovo rialzo (+0,33%) con la sua manovra salva-Italia, dunque anche nel 2012 si devono attendere dei prelievi non certo teneri, molto probabilmente peggiori rispetto a quelli del 2010 (gli ultimi dati disponibili si fermano a questo anno). Tra l’altro, facendo due semplici conti, ci si accorge che l’aliquota da sostenere nel corso dei prossimi mesi sarà addirittura superiore, pari all’1,73%.

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La classifica del reddito non ha invece premiato il Lazio, superato in questo senso dalla Lombardia (22.170 contro 21.720 euro), il che vuole forse significare che a redditi elevati corrispondono versamenti piuttosto in regola. Al contrario, esistono molte regioni in cui i redditi dichiarati sono più bassi e quindi l’evasione si annida con maggiore facilità. Tra le imposte che sono pronte a far piangere, infine, figurano senza dubbio l’Imu (Imposta Municipale Unica) e quelle sui rifiuti.