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Grandi contribuenti: nel 2011 una platea più ampia

L’esatta quantificazione e qualificazione dei cosiddetti “grandi contribuenti” ha rappresentato da sempre uno dei principali problemi a livello fiscale: ora, però, l’Agenzia delle Entrate ha finalmente fatto chiarezza, delineando con precisione quelli che sono i limiti e i confini delle imprese, aumentando comunque il novero di quelle che possono essere considerate di maggiori dimensioni. Nel 2011, infatti, l’attività di tutoraggio verrà modificata e si guarderà alla soglia dei 150 milioni di euro come volume minimo d’affari per l’appartenenza a questa specifica categoria. Il provvedimento della nostra amministrazione finanziaria è piuttosto recente, ma guarda con fiducia al nuovo anno che si appresta a cominciare, puntando a far divenire “grandi” anche le imprese che generano tradizionalmente cento milioni di euro in affari.


Il limite in questione si è reso necessario alla luce delle disposizioni che sono contenute nel Decreto Anticrisi (si tratta, nello specifico, del Decreto legge 185 del 2008, recante “misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa”); tra l’altro, la discesa dell’asticella di riferimento per la configurazione dei grandi contribuenti sta continuando in maniera costante, dato che in precedenza si era già passati dai 300 ai 200 milioni di euro. Quali saranno le novità in questo senso?

Anzitutto, le Entrate sono intenzionate a perfezionare i controlli tributari sulle aziende e a renderli ancor più selettivi: dichiarazioni dei redditi e dichiarazioni Iva saranno dunque vagliate nel dettaglio al momento della loro presentazione, in modo da ottenere riscontri effettivi e proficui. Inoltre, sarà molto intensa anche l’analisi dei rischi relativi al profilo e al settore produttivo in cui può essere ricompresa l’azienda in questione. Le attività saranno pertanto mirate e condotte su misura: l’Agenzia ha chiarito quali sono le priorità in tale campo, prima di tutto viene la selezione dei controlli, in modo da contrastare in maniera più efficace e tempestiva i comportamenti scorretti posti in essere dai grandi contribuenti.