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Per la Germania un improvviso calo delle entrate fiscali

Le casse della Repubblica Federale Tedesca devono fare i conti con un evento del tutto imprevisto: in effetti, la raccolta di maggio di tasse, imposte e balzelli non è stata all’altezza delle aspettative, visto che da lungo tempo ormai la prima economia dell’eurozona era riuscita a far registrare solamente performance positive e in crescita. Ora, invece, bisognerà fare i conti con dei conti pubblici in maggiore difficoltà, nonostante la crescita dell’economia abbia sostenuto in ogni occasione la raccolta tributaria teutonica, anche nei momenti peggiori della crisi finanziaria globale.

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Come si spiega una simile inversione di tendenza? Il dato è preoccupante, ma non viene giudicato eccessivamente allarmante dal Ministero delle Finanze: il titolare del dicastero, Wolfgang Schaeuble, ha infatti contestualizzato le stime in questione, cercando di ricostruire dal punto di vista reale questo rallentamento delle entrate fiscali lo scorso mese. Il motivo è presto detto, non si tratta di una contrazione dei consumi e delle sue peggiori conseguenze, e nemmeno di un ribasso fatto registrare dal mercato interno, così come anche di un tentativo di fuga da parte degli investitori di nazionalità straniera. Lo stesso Schaeuble ha incolpato più che altro il blocco in via temporanea dei pagamenti che si riferiscono alla tassa che grava sui dividendi.

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Quindi, gli introiti che non si sono concretizzati a maggio, lo faranno nei prossimi mesi, ragione per la quale non c’è bisogno di preoccuparsi. Questo vuol dire che lo squilibrio attuale sarà compensato da un surplus futuro, anche se qualche dubbio e perplessità ancora rimane. Secondo gli esperti, infatti, i numeri sono troppo ampi per essere giudicati in questa maniera: le entrate di un mese fa sono state pari a quaranta miliardi di euro, con un calo di 4,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Il suggerimento è quello di guardare anche al di là dei soli dividendi.