Il pagamento della Tasi sarà molto simile alla vecchia Imu, ma con l’aliquota sulla casa principale stabilita al 3 per mille che va a limitare l’ulteriore incremento per le case con valore catastale medio-alte e dà ai Comuni meno risorse da impiegare per detrazioni a vantaggio per quelle con valore più basso.
Tasi, i Comuni decideranno autonomamente l’importo
Inizia a delinearsi il quadro di pagamento Tasi in Italia: grazie all’accordo governo e Comuni,
Anche il Fisco italiano è accorso in aiuto delle popolazioni sarde recentemente colpite dalla violenta alluvione di fine novembre. In tutti i comuni sardi che sono stati interessati dal drammatico evento saranno infatti sospesi i versamenti fiscali per volere dell’amministrazione centrale. Lo ha previsto un apposito decreto firmato dal Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni.
Per reperire nuove risorse sempre su base locale il governo Monti punterà sull’introduzione del nuovo tributo rifiuti e servizi (Res) che avrebbe il compito di sostituire Tarsu e Tia e colpire tutti i proprietari relativamente al servizio di raccolta dei rifiuti. Il Dlgs correttivo varato dal Consiglio dei ministri del 24 ottobre scorso prevede un’aliquota di partenza del 2 per mille che porterebbe nelle casse dello stato, grazie a questa nuova imposta, un miliardo di euro in più a disposizione dei comuni. Dopo una storia di confusione sulla natura delle imposte sui rifiuti è prevista la loro sostituzione con una unica tassa che dovrebbe portare, a detta di chi l’ha concepita, un semplificazione normativa. TARSU e TIA saranno quindi sostituite dalla RES (Tributo sui Rifiuti e Servizi) la quale rappresenterà la nuova tassa comunale in questo ambito.
Il governo é alla strenua ricerca di metodi più o meno complessi per reperire nuove risorse finanziare per le tasche di un’Italia sofferente. Potrebbe essere approvata l’imposta comunale sui servizi (Ics), la tassa che era stata proposta all’inizio dell’anno dai democratici per affiancare l’Ici e poi l’Imu, poi era stata rimodulata e sarebbe stata una nuova service tax comporta da Tarsu/Tia e addizionale Irpef. Questa proposta fu però comprensibilmente scartata perché giudicata «troppo complessa». In questo giorni però qualcuno vorrebbe riportarla alla luce per far fronte a un debito pubblico divenuto decisamente consistente.