Lettere di avviso per i contribuenti anomali degli studi di settore

L’Amministrazione fiscale sta puntando alla consegna di oltre 100.000 lettere di avviso da inviare agli altrettanti contribuenti che hanno compilato in maniera erronea gli studi di settore relativi al triennio 2005-2007: le lettere hanno infatti lo scopo precipuo di avvisare questi soggetti dell’erronea indicazione di dati strutturali e di contabilità e di dissuadere gli stessi contribuenti dal porre in essere comportamenti fiscali scorretti attraverso un adeguato scambio di informazioni. È allo studio, tra l’altro, un programma informatico che dovrebbe consentire di mettere in evidenza le imprecisioni della compilazioni e le motivazioni dell’anomalia stessa. Già l’anno scorso, comunque, l’Agenzia delle Entrate aveva provveduto all’invio di ben 200.000 avvisi di questo tipo, sempre in riferimento alle molte anomalie riscontrate negli studi di settore relativi al triennio 2003-2005 e 2004-2006. Non sono rari quindi i casi in cui il contribuente, nonostante possa risultare congruo ai risultati degli studi, presenta dell’anomalie, dettate soprattutto dall’omissione o dalla indicazione errata di dati fondamentali per l’applicazione degli stessi; addirittura, si sono verificati anche molti casi in cui il contribuente non ha nemmeno trasmesso il modello.

 

Modello Unico 2009: come, dove e a chi presentarlo

Per gli imprenditori e per tutti coloro che, in possesso di partita IVA, esercitano arti e professioni, si avvicina a grandi passi l’appuntamento con Unico 2009 e con il relativo pagamento delle tasse che quest’anno, per chi rientra nell’ambito degli studi di settore, potrà avvenire nel mese di luglio senza la “consueta” maggiorazione dello 0,40%. Il modello Unico 2009 è disponibile gratuitamente, con le relative istruzioni, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, e può essere compilato e trasmesso in via telematica direttamente dal contribuente, oppure quest’ultimo può sempre e comunque avvalersi di un intermediario abilitato alla trasmissione. Gli intermediari, inoltre, a fronte di un corrispettivo possono compilare il modello per conto del contribuente, il quale è chiamato a consegnare al professionista tutta la documentazione necessaria per il calcolo delle imposte.

Nuovi studi di settore: ecco chi paga più tasse

Nei giorni scorsi, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a mettere a disposizione dei contribuenti soggetti agli studi di settore il software “Gerico 2009” al fine di ricavare il valore dei ricavi e dei compensi presunti rispetto a quelli che effettivamente sono stati conseguiti. “Gerico 2009” è stato presentato con i “correttivi anticrisi”, ovverosia con delle sezioni aggiuntive che tengono conto della crisi economica e che quindi contribuiscono rispetto alla media storica a far abbassare a carico del contribuente il volume d’affari o dei compensi per lo studio di settore di competenza. Ma con “Gerico 2009” il contribuente che vuole “adeguarsi” allo studio di settore paga realmente meno tasse? Ebbene, in base ad un Rapporto a cura della CGIA di Mestre, senza un “rimodellamento” degli studi di settore ci sono alcune categorie di contribuenti che rischiano seriamente di dover pagare più tasse rispetto allo scorso anno.

Fisco e lavoro: uno “studio di settore” anche per i dipendenti?

Quest’anno gli studi di settore saranno “più leggeri” per effetto della crisi finanziaria ed economica che ha in molti casi fatto letteralmente crollare i fatturati delle imprese, in particolar modo quelle medie e piccole; e non a caso la versione 2009 di “Gerico” prevede in materia di calcolo presunto dei compensi e dei ricavi un approccio meno severo in virtù dell’introduzione dei correttivi anticrisi. In questo modo, quindi, potrà essere ridotto il carico fiscale sui dati che scaturiscono da Gerico per il professionisti, le PMI ed i lavoratori autonomi, ma soprattutto si evita che buona parte delle imprese che rientrano negli studi vadano a dichiarare compensi e ricavi non conformi con l’innesco di una raffica di contraddittori pronti a sfociare in procedure di accertamento con costi ed oneri a carico sia dell’Amministrazione finanziaria, sia dell’impresa. Ma se i lavoratori autonomi sono stati agevolati con la revisione degli studi di settore, quali sono invece i vantaggi da poter offrire ai lavoratori dipendenti che di certo non se la passano tanto meglio?

Software fiscali: pronto Gerico 2009

Semaforo verde in materia fiscale per tutti i contribuenti soggetti agli studi di settore. L’Agenzia delle Entrate ha infatti messo a disposizione da poche ore “Gerico 2009”, il software per determinare e verificare la congruità dei compensi e dei ricavi in sede di dichiarazione dei redditi. La versione 2009 di Gerico si presenta per i lavoratori autonomi e per le imprese sotto una nuova veste in scia ai correttivi apportati per tenere conto, ai fini della determinazione dei compensi e dei ricavi, delle difficoltà congiunturali cui si è dovuto far fronte lo scorso anno, specie nel secondo semestre del 2008. E non a caso, l’Agenzia delle Entrate definisce la versione 2009 di Gerico “a prova di crisi”, visto che per i 206 studi di settore c’è una sezione tutta nuova che, ai fini del calcolo delle soglie cosiddette di “normalità economica“, tiene conto degli effetti negativi della crisi. Sono tre, in particolare, le “aree correttive” del software Gerico 2009 che permettono, specie ai settori dell’economia che più degli altri hanno risentito della crisi, di rientrare nelle soglie di “normalità economica“.

Studi di settore: come difendersi in caso di accertamento

A causa della crisi finanziaria ed economica, è probabile che quest’anno molti contribuenti, in particolar modo i liberi professionisti, i lavoratori autonomi e le piccole imprese rientranti negli studi di settore, vadano a dichiarare in sede di Unico 2009 un ammontare di reddito 2008 inferiore a quello che, in via presuntiva, è emerso attraverso il software Ge.Ri.Co. 2009. In tal caso, il contribuente, pur dichiarando l’effettivo ammontare dei redditi, è potenzialmente sottoposto a verifiche che, in sede di contraddittorio, dovranno indurre il contribuente stesso a presentare in tutto e per tutto delle “attenuantiall’Amministrazione finanziaria, ovverosia delle motivazioni valide per cui sono stati conseguiti redditi inferiori a quelli presunti. Il contribuente onesto può comunque stare sostanzialmente tranquillo, visto che, in accordo con quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2005, prima che l’Ufficio delle Entrate emetta l’avviso di accertamento, il contribuente viene avvisato con una lettera nella quale vengono esplicitati gli elementi relativi all’accertamento, e nella quale si viene invitati a presentarsi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Pagamento tasse e contributi: artigiani e commercianti chiedono una proroga

Il prossimo 16 giugno 2009 artigiani, commercianti, piccole imprese, ditte individuali e lavoratori autonomi con partita IVA, saranno chiamati al versamento delle imposte relative ai redditi del 2008, con la possibilità di saldare in un’unica soluzione o con versamenti rateali soggetti a maggiorazioni legate alla dilazione dei pagamenti. E proprio in vista di tale scadenza, le principali Associazioni di Categoria degli artigiani, esercenti e piccole e medie imprese hanno scritto una lettera a Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, con la quale si chiede una proroga di un mese, dal 16 giugno al 16 luglio 2009, per il pagamento delle tasse e dei contributi senza la maggiorazione dello 0,40% prevista. Nel dettaglio, le Associazioni di categoria che hanno inviato congiuntamente la lettera al Ministro sono la Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Confartigianato e CNA, spiegando come la proroga si renda necessaria in virtù del fatto che, per quei contribuenti soggetti all’applicazione degli studi di settore, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto a rendere disponibile “Ge.Ri.Co“, l’applicativo che, per i redditi dello scorso anno, permette di calcolare i ricavi ai fini degli studi di settore con l’applicazione dei dovuti correttivi.

Studi di settore: benefici per molti contribuenti

La Commissione di esperti per gli studi di settore (organo che vede raggruppati l’amministrazione finanziaria, la Società per gli studi di settore e le varie associazioni di categoria) ha dato il via libera per alcuni benefici di cui godranno circa 2.150.000 contribuenti sui 3.700.000 che usufruiscono di tale parametro: i benefici in questione riguarderanno alcuni correttivi in relazione ai periodi di imposta 2008 e 2009, i quali sono stati interessati da modifiche nel mercato a causa della persistente crisi economica. Per quanto riguarda i due periodi d’imposta sopracitati, il risultato degli studi di settore sarà accompagnato, in sede di accertamento, da alcuni elementi che saranno in grado di rafforzare la pretesa tributraria.