Inps pensioni: dati Istat preoccupanti

Stando ad un rapporto dell‘Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, su dati 2009, in Italia i pensionati, e c’era da aspettarselo, non se la passano tanto bene. Sono ben 2,4 milioni, il 14,7% del totale, i pensionati che infatti, stando al Rapporto dell’Istituto, prendono ogni mese meno di 500 euro. A mettere in risalto questo dato preoccupante è stato in data odierna il Codacons che, in particolare, si chiede come sia possibile riuscire a campare con meno di 500 euro al mese; chiaramente è impossibile. E mentre proprio oggi il Governo in Parlamento sta chiedendo ai deputati di approvare il cosiddetto Decreto Sviluppo, il Codacons è tornato alla carica chiedendo a gran voce di concedere la social card almeno a 1,3 milioni di persone, tante quante proprio l’attuale Governo di centrodestra aveva previsto. Ad oggi, infatti, le persone che percepiscono i 40 euro al mese con la cosiddetta carta acquisti sono molto meno di 1,3 milioni; questo anche perché i requisiti di accesso sono stringenti.

Contributi Inps artigiani e commercianti, proroga termini

Dopo lo slittamento relativo alla scadenza dei termini per il pagamento delle imposte dirette, dal 16 giugno al 6 luglio 2011, arriva, con le stesse date anche quello per il pagamento dei contributi Inps per i commercianti, i liberi professionisti e gli artigiani. A comunicarlo è stato proprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale con una apposita Circolare, la numero 83 del 13 giugno del 2011, ragion per cui i contributi si potranno pagare entro la data del 6 luglio del 2011 senza maggiorazioni e/o sanzioni rispetto agli importi dovuti.

Contributi Inps volontari: come e dove pagarli

Aumentano i canali attraverso i quali in Italia si possono pagare all’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, i contributi volontari. Innanzitutto proprio l’Inps, l’8 giugno scorso, con una apposita Circolare, la numero 79, ha reso noto che è decaduta la modalità di pagamento dei contributi volontari andando ad utilizzare i classici bollettini di conto corrente postale; ma nello stesso tempo sono complessivamente ben sei i canali a disposizione per la contribuzione volontaria. Ad esempio, il pagamento mediate avviso dei contributi volontari si può effettuare a mezzo bollettino MAV senza commissioni aggiuntive se per il pagamento ci si rivolge ad un qualsiasi istituto di credito. Nel caso in cui il cittadino al riguardo chieda la generazione di un bollettino MAV, questo è inoltre sempre possibile collegandosi al sito Internet dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), www.inps.it, ed accedendo all’apposita sezione “Servizi on line“.

Inps: contributi, riscossione sempre in aumento

Continuano a crescere, nelle casse dell’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, le riscossioni. Nei primi cinque mesi del corrente anno, infatti, c’è stato un incremento di 1,9 miliardi di euro pari a +3,8%; nel dettaglio, si è passati dai 49,9 miliardi di euro del periodo gennaio-maggio del 2010, ai 51,8 miliardi di euro dei primi cinque mesi del corrente anno. L’aumento, in accordo con quanto recita una nota  dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, è superiore anche agli obiettivi di incasso preventivati per cui è stata stimata una crescita degli incassi dell’1,5%. L’aumento del 3,8% da gennaio a maggio del 2011 è frutto dell’incremento del 4,7% per gli incassi da contribuzione per le aziende, mentre è aumentato del 3,8% per i co.co.pro., ovverosia per i collaboratori coordinati e continuativi con contratto di lavoro a progetto. Inoltre, includendo anche gli incassi dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale derivanti dalle attività di recupero dei crediti contributivi, il bilancio della riscossione nei primi cinque mesi del corrente anno sale a quasi 54 miliardi di euro a fronte dei 52,1 miliardi di euro del periodo gennaio-maggio del 2010.

Agenzia Entrate e Inps: Equitalia agisce per il bene pubblico

Dare di Equitalia un’immagine non solo distorta, ma anche lontana dal vero. Questo è quanto, tra l’altro, hanno dichiarato congiuntamente Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, e Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, a seguito delle campagne mediatiche in corso da qualche giorno a questa parte che mirano a screditare l’operato di Equitalia che, lo ricordiamo, è posseduta rispettivamente al 51% ed al 49% proprio dalle Entrate e dall‘Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. In merito il Direttore delle Entrate ed il Presidente Mastrapasqua hanno colto l’occasione per ricordare come quello della riscossione delle tasse e dei contributi che vengono sottotratti alle Amministrazioni pubbliche, siano queste centrali o locali, individui un’attività che è nello stesso tempo complessa ma anche responsabile.

Contributi Inps Gestione Separata, grosse novità

Il datore di lavoro che non versa i contributi di un collaboratore con un contratto di lavoro a progetto, o di collaborazione coordinata e continuativa, rischia di commettere in tutto e per tutto un reato. Questo a seguito della Legge numero 183 del 2010, in corrispondenza dell’articolo numero 39; trattasi, nello specifico, del cosiddetto “Collegato Lavoro” che, quindi, introduce una pesante stretta su quei datori di lavoro che non pagano i contributi previdenziali ed assistenziali a lavoratori che di norma sono molto giovani. In particolare, a fronte dell’omesso versamento il datore di lavoro è tenuto, su notifica e sulla contestuale attivazione del procedimento, a adempiere entro un limite di tre mesi oltre il quale scatta l’ipotesi di reato. Pagando o non pagando oltre tale limite, infatti, scatta comunque la denuncia di reato tempestiva all’Autorità Giudiziaria.

Inps: lavoratori domestici, le scadenze per i contributi

Aprile, luglio, ottobre e gennaio. Sono questi, in materia di contributi da pagare per i lavoratori domestici, i mesi che ogni anno il datore di lavoro deve tenere bene a mente. I contributi relativi al primo trimestre solare, infatti, si pagano dall’1 ed entro il 10 aprile di ogni anno; quelli del secondo trimestre si pagano dall’1 e fino e non oltre il 10 luglio; dall’1 al 10 ottobre per il saldo dei contributi dei lavoratori domestici del terzo trimestre; ed infine dall’1 al 10 gennaio dell’anno successivo per saldare i contributi del quarto trimestre solare. Al riguardo l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, attraverso il proprio sito Internet, fa presente come le scadenze sopra indicate siano rigide; questo significa che il pagamento dei contributi per i lavoratori domestici non può essere né prima né dopo i giorni dei mesi sopra indicati. Questo perché quando il versamento non viene effettuato, oppure è tardivo o parziale, allora da parte dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale scatta inesorabile l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste.

Assegni di maternità: l’Inps comunica gli importi del 2011

La circolare 69 dell’Inps risale ormai a due giorni fa, ma la sua importanza rimarrà valida per tutto il corso del 2011: in effetti, si tratta di un documento fondamentale dal punto di vista previdenziale, dato che ha provveduto a fissare quelli che sono gli importi precisi e dettagliati in relazione agli assegni di maternità. Il riferimento dell’istituto romano è andato, per la precisione, alle somme di denaro che vengono normalmente elargite dai comuni italiani, ma anche a quelli statali, senza dimenticare, poi, gli affidamenti preadottivi e le adozioni che sono state poste in essere proprio nell’anno in questione. Il novero è dunque molto ampio ed era necessaria un po’ di chiarezza. Come è ovvio che sia, anche le nascite devono essere avvenute nei dodici mesi nell’anno cominciato da appena un trimestre, ma non sono solamente queste le novità a cui devono prestare attenzione le famiglie italiane. Anzitutto, bisogna precisare che l’importo complessivo dell’assegno comunale è pari a 316,25 euro per ogni singolo mese, mentre la somma stanziata in una prospettiva temporale più ampia è di 1.581,25 euro.

Durc, nuove istruzioni per le società senza dipendenti

L’Inps ha fornito delle informazioni molto interessanti in relazione al Durc: il Documento Unico di Regolarità Contributiva certifica che una determinata impresa ha assolto tutti gli obblighi contrattuali e legislativi nei confronti dello stesso istituto previdenziale, dell’Inail e della Cassa Edile. Ebbene, la circolare numero 59, la quale risale ormai a più di due settimane fa (è stata pubblicata lo scorso 28 marzo), è stata molto utile per chiarire alcuni aspetti relativi al cosiddetto “sportello unico previdenziale”, un’applicazione innovativa e molto recente. Anzitutto, vi sono stati dei fondamentali chiarimenti in merito alle categoria del tipo di ditta, vale a dire quelle che sono previste per la compilazione corretta e completa della richiesta del Durc; si tratta di una individuazione che si riferisce direttamente all’obbligo di iscrizione all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, in modo da adempiere ai contributi dovuti.

ComUnica festeggia un anno di vita con ottimi risultati

Il primo “compleanno” rappresenta sempre un appuntamento importante: i festeggiamenti in questione riguardano Comunicazione Unica, la procedura elettronica messa a disposizione esattamente un anno fa (per la precisione il 1° aprile scorso) nel nostro paese, al fine di comunicare le modifiche aziendali che hanno coinvolto le imprese; si tratta di un’operazione piuttosto semplice, visto che il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio può in questo modo trasmettere i dati di propria spettanza, attribuendo al contempo la partita Iva, il codice fiscale e l’iscrizione previdenziale. Quali vantaggi comporta un sistema telematico di questo tipo? Anzitutto, bisogna precisare che i principali benefici sono quelli che vengono conseguiti dalle imprese e dai professionisti coinvolti a vario titolo, dato che le operazioni possono essere svolte in modo diretto da un ufficio, tagliando in maniera consistente i costi e le difficoltà che spesso sono insite in simili procedure.

Inps online: disoccupazione e comunicazioni colf, rivoluzione al via

Mancano oramai pochi giorni per il via ad una vera e propria rivoluzione in materia di presentazione delle domande di disoccupazione ordinaria, comunicazioni colf e domande di indennità di mobilità ordinaria. Dall’1 aprile 2011, in accordo con quanto ricorda l’Inps, le istanze sopra indicate potranno essere presentate solamente online, dal sito Internet dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, oppure attraverso l’utilizzo del telefono. Questa grossa novità, già ampiamente preannunciata dall’Inps nelle scorse settimane, rientra nel piano dell’Istituto di procedere da un lato verso la totale telematizzazione delle domande riguardanti le prestazioni ed i servizi, e dall’altro verso un ulteriore aumento della qualità delle prestazioni stesse a favore sia dei cittadini, sia delle imprese.

Pensioni al femminile: l’Inpdap non ha ancora scelto

L’articolo 12 del Decreto 78 del 2010 è stato introdotto dal governo circa nove mesi fa: eppure, dopo un lasso di tempo così ampio, il riferimento agli interventi in materia previdenziale non ha consentito all’Inpdap di chiarire alcuni aspetti relativi a quelle donne che optano per il contributo pensionistico, le cosiddette “donne optanti”. Dubbi e riserve su questa specifica disciplina sono stati avanzati da più parti, ma nulla è stato svelato per il momento, un compito che spetta appunto all’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica. L’articolo in questione parla di fattispecie ben diverse dal trattamento pensionistico di dodici mesi che viene posto in essere rispetto alla maturazione del requisito per le pensioni di anzianità e vecchiaia, le quali prevedono 65 anni per gli uomini e 61 per le donne. Nel novero delle pensioni di anzianità, poi, rientrano anche quelle casistiche di liquidazione al momento del raggiungimento dei quaranta anni di contributi o per effetto delle quote.

Inps: servizi online sempre più gettonati

Per l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), grazie al recente restyling del sito, unitamente alla campagna di comunicazione sulla stampa ed in televisione, c’è stato un vero e proprio boom di visite online nello scorso mese di febbraio 2011. A renderlo noto è proprio l’Inps nel precisare come la media di visite giornaliere sul sito www.inps.it, relativamente ai giorni feriali, si sia attestata a quota 450 mila; su base mensile, inoltre, con oltre dieci milioni di visite, è stato registrato un incremento del 30% rispetto al mese di febbraio del 2010. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, i risultati dimostrano l’efficacia della campagna di comunicazione in una fase caratterizzata tra l’altro per l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale da un ampio processo per rendere telematici i servizi offerti senza scomodarsi di casa, e quindi senza recarsi presso uno sportello Inps sul territorio.

Inps: pensioni invalidità civile, verifiche straordinarie

Con riferimento al contingente 2010, nell’ambito delle verifiche straordinarie sulle pensioni di invalidità civile, l’11% di quelle sottoposte a verifica hanno portato alla revoca. A farlo presente mercoledì scorso, 2 marzo 2011, è stato l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale dopo che il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS si è riunito per andare proprio ad esaminare questi dati. La percentuale dell’11% di revoche riguarda le verifiche straordinarie al 31 dicembre del 2010, e solo quelle legate alle pratiche definite dai Centri medici legali sul territorio. La quota totale di revoche, infatti, balza al 23% se si vanno a considerare sia le revoche disposte dalla Csm, la Commissione medica superiore, sia le sospensioni delle pensioni di invalidità civile scattate a seguito dell’assenza ingiustificata dalla verifica del soggetto chiamato.