Arriva agli onori della cronaca l’ennesimo caso di evasione fiscale agli alti livelli. Questa volta è il turno dell’ex attaccante dell’Inter Eto’o, che durante il periodo compreso tra il 2006 ed il 2009 avrebbe evaso 3,5 milioni di euro di tasse sui diritti di immagine relativi al periodo.
Il famoso sportivo sarebbe nel mirino del fisco Spagnolo, visto che gli illeciti riguardano diritti di immagine corrisposti da Barcellona e Puma su due società di comodo, Bulte 2002 Empresarial e Tradesport and Marketing KFT.
Se l’accusa dovesse essere fondata allora il calciatore rischierà fino a 5 anni di carcere ed una multa che ammonta a sei volte tanto la cifra evasa.
Secondo il neo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi il fisco ed il credito sarebbero due “zavorre” per la crescita del Paese. Questo è il riassunto del suo intervento di oggi all’assemblea di Sistema Moda Italia a Milano, che si è concluso con
Il redditometro tiene “sotto scacco” gli evasori fiscali; lo strumento ideato dal Governo permette al Fisco un controllo completo del reddito dichiarato e delle spese sostenute dai singoli, che vengono raccolte in sette tabelle con più di cento voci complessive.
La denuncia questa volta arriva direttamente dal presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ed a sostegno della tesi secondo cui la pressione fiscale è diventata insostenibile ha dalla sua i numeri; chi paga regolarmente le tasse, secondo il Presidente, subisce una pressione del fisco pari al 55%, con un PIL che nel 2012 si attesterà sui livelli del 2009.
I provvedimenti presi dal Governo in ambito fiscale convergono bene o male tutti nella stessa direzione; l’intento è quello di controllare la vita privata e professionale di tutti i soggetti fiscali Italiani al fine di valutare eventuali “gap” tra reddito e stile di vita, trovando così gli evasori fiscali. L’abbassamento della soglia sui pagamenti i contanti così come l’obbligo di comunicazione da parte dei negozianti degli acquisti superiori ad un certo importo concorrono tutti al monitoraggio della spesa dei singoli che viene inserita nel calcolo del redditometro 2012.
L’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di richiedere ai contribuenti informazioni utili alla ricostruzione del reddito personale; il fine del redditometro è quello di confrontare il reddito dichiarato dal singolo con le spese sostenute tra beni e servizi per valutare eventuali distanze tra quello che un cittadino si può permettere e quello che effettivamente possiede. Non è raro incontrare casi limite di imprenditori che dopo aver dichiarato meno di un dipendente qualsiasi si permettono barche e auto di lusso.