Errare è umano, ma per la Corte di Cassazione diventa intollerabile se si riferisce a una dichiarazione dei redditi e dipende da una scelta libera del contribuente. È questa, in sintesi, la conclusione a cui sono giunti gli “ermellini” di Piazza Cavour, i quali si sono trovati a giudicare una questione relativa a una società in liquidazione. Quest’ultima, in particolare, aveva provveduto a presentare una dichiarazione apposita per rettificare un dato compilato in maniera erronea: in tal modo, le perdite erano sostanzialmente diverse e andavano addirittura oltre i limiti imposti nel 1994 (l’anno in cui la compilazione stessa era avvenuta) per quel che concerne l’imposizione diretta.
►QUADRO RU: LA MANCATA COMPILAZIONE NON PREGIUDICA IL CREDITO
La scelta del contribuente ha sottinteso un comportamento ben preciso, vale a dire la volontà di conseguire una compensazione del reddito in questione con le perdite pregresse di cinque anni prima, mentre per quelle relative al periodo 1990-1992 si era indicato chiaramente di non compensare. Il reddito prodotto nel corso dell’anno veniva appunto recuperato, ma si tratta di un importo pari a zero grazie alla strategia utilizzata dalla società stessa. A quel punto, è intervenuta la Commissione di primo grado, la quale ha accolto il ricorso dell’amministrazione finanziaria: successivamente, però, la Commissione Tributaria Regionale decideva in maniera del tutto opposta, ritenendo che la compensazione posta in essere non era altro che il risultato di un errore.
►IVA AL 21%: COME EVITARE ERRORI E SANZIONI
Ecco allora che si è giunti fino all’ultimo grado di giudizio con la Cassazione. Quest’ultima ha respinto il ricorso della società, spiegando come gli errori compiuti in sede di dichiarazione dei redditi vanno distinti a seconda della loro tipologia; in particolare, vi sono degli errori materiali, come ad esempio quelli di calcolo o la liquidazione sbagliata, ma anche gli errori formali, ovvero quelli che riguardano l’inserimento della componente di reddito, ragione per la quale i casi vanno sempre valutati con la massima attenzione.