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Bonus Renzi, ecco cosa accadrà con la nuova riforma fiscale

Sta per arrivare la riforma fiscale del 2022 e, di conseguenza, ci si aspetta delle conseguenze in busta paga. In modo particolare, a incidere sarà senz’altro il Bonus Renzi che sarà oggetto di apposite modifiche e di adattamenti e che funzionerà in modo diverso rispetto alle detrazioni che spettano a tutti i contribuenti.

Proviamo a capire, in modo un po’ più approfondito, invece, cosa accadrà al Bonus Renzi nel corso di quest’anno. Quest’ultima misura è stata lanciata per la prima volte ben otto anni fa. In quell’occasione, venne introdotto come una sorta di vera e propria integrazione, per una somma di denaro pari a 80 euro, per tutte le buste paga dei lavoratori dipendenti. Se all’inizio era stato previsto solamente per un anno, va detto che in seguito è diventata una misura definitiva, dal 2015. Dal 2020 in avanti, invece, la somma è stata portata a 100 euro.

Adesso, con la riforma fiscale del 2022, il bonus Renzi finirà per confluire nelle detrazioni fiscali che spettano a ogni contribuente, sottolineando come resterà in vigore solamente rispettando determinando condizioni. A partire dal 1 gennaio di quest’anno, il credito Irpef pari a 100 euro, ovvero l’ex Bonus Renzi, verrà modificato.

Il primo effetto è quello legato all’abolizione del bonus IRPEF al di sopra di una soglia pari a 28 mila euro. Stiamo facendo riferimento, per chi non lo avesse capito, al bonus in busta paga che è previsto mensilmente da parte del decreto 3 del 2020.

Secondo quanto era previsto dalla legge precedentemente in vigore, quindi, tale bonus è stato sfruttato fino al 31 dicembre dello scorso. Stando a quanto prevedeva il bonus IRPEF, si tratta di 100 euro al mese per un totale di dodici mensilità, che equivalgono come somma finale a 1200 euro all’anno. Si trattava di una misura rivolta a tutti coloro che avevano un reddito che non superava quota 28 mila euro. Dopo tale cifra, il bonus IRPEF si riduceva in maniera graduale, fino a diventare pari a zero una volta raggiunto e superato un reddito superiore a 40 mila euro annui. La riforma fiscale non ha fatto altro che cancellare tale bonus per tutti i redditi che superano la soglia di 28 mila euro. Si tratta, in realtà, è bene metterlo in evidenza, di una norma di carattere temporaneo, dal momento che si rivolgeva solo al 2020 e al 2021, aspettando proprio che venisse emanata e che entrasse in vigore la nuova riforma.