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Evasione fiscale: operazione Osiride a Benevento

A fronte di un decesso non può che corrispondere, ovviamente, un servizio funebre. Su questo dato di fatto, a Benevento, nell’ambito dell’operazione denominata Osiride, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato 400 mila euro contro il cosiddetto “cartello del caro estinto“. Con l’operazione Osiride, in particolare, sono entrate nel mirino del Fisco alcune tra le maggiori imprese della Provincia di Benevento che operano nel settore dei servizi funebri le quali, riconoscendo i rilievi mossi dall’Agenzia delle Entrate, hanno optato per il regime dell’adesione provvedendo così a versare le somme contestate sopra indicate. Nell’ambito dell’operazione Osiride, in accordo con quanto rivela con un comunicato ufficiale la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania, è fondamentale la collaborazione dei Comuni che permettono di acquisire un quadro sia dettagliato, sia incontestabile, per quel che riguarda le liste dei defunti ed i relativi decreti per la loro tumulazione.

Il Fisco ha rilevato al riguardo la presenza di un cartello con la conseguenza che le imprese operanti nel settore applicavano tutte le stesse tariffe a fronte di un livello medio di sottofatturazione pari al 40% rispetto a quanto effettivamente percepito dai familiari dei congiunti estinti. Dai dati dei Comuni della Provincia di Benevento è stato così possibile risalire con estrema certezza al numero dei funerali ed ai relativi servizi accessori non fatturati.

Nei giorni scorsi, sempre in Campania, ed in particolare a Napoli, l’Agenzia delle Entrate ha messo a segno un altro “colpo”, corrispondente ad un recupero da evasione da 3,3 milioni di euro nel comparto dei pellami, di cui 500 mila euro di sanzioni, 2,5 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto (IVA) non versata, e 300 mila euro di imposte dirette. La tecnica di evasione rilevata dall’Amministrazione finanziaria dello Stato è stata quella della frode carosello attraverso l’emissione di fatture false nell’ambito dei rapporti commerciali tra una società partenopea, ed alcuni grossisti nazionali.