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Indebitamento imprese: prestiti per difendersi dal fisco

Nel nostro Paese ci sono Province dove l’indebitamento medio delle imprese risulta essere superiore alla media nazionale. Trattasi, nello specifico, di aree dell’Italia dove, in accordo con quanto rilevato da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, il fisco risulta essere più “aggressivo” e dove il contenzioso tributario è più elevato. Come diretta conseguenza, il Presidente dell’Associazione, Vittorio Carlomagno, ritiene che in queste zone la crescita superiore alla media nazionale dell’indebitamento delle imprese derivi dal fatto che molte PMI, al fine di potersi difendere dal Fisco, sono costrette a dover contrarre dei prestiti quando i ricorsi non permettono una sospensione delle procedure della macchina della riscossione. Ad esempio, in accordo con quanto denuncia Contribuenti.it, ci sono Province come quelle di Caserta dove l’indebitamento delle imprese è aumentato del 26,2% nei primi dieci mesi del corrente anno rispetto ad una media nazionale del 21,4%.

Questi dati emergono da un monitoraggio che Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ha effettuato, avvalendosi della collaborazione di KRLS Network of Business Ethics, sulle imprese italiane con esclusione di quelle bancarie e finanziarie. La punta record di indebitamento, con ben 245.730 euro medi ad impresa, è stata registrata in Provincia di Roma rispetto ad una media nazionale di 208.710 euro per con controvalore complessivo pari alla bellezza di 1.370 miliardi di euro.

La crescita dell’indebitamento si spiega chiaramente non solo con i casi di “difesa” dal Fisco, ma anche con le pesanti ripercussioni negative a carico del sistema imprenditoriale dopo la crisi finanziaria ed economica degli ultimi due anni. Non a caso, se Caserta, come sopra accennato, svetta purtroppo per crescita dell’indebitamento delle imprese, a seguire con tassi di crescita a due cifre e sopra il 20% ci sono anche Napoli, Aosta, Cremona, Roma, Milano, Bologna, Palermo e Genova, mentre sotto il 20% di incremento dei debiti ci sono Pescara con il 19,8%, Torino con il 19,7%, Bari con il 19,2% e poi Firenze con il 18,7%.