Milano: la no tax area per le imprese giovani

L’idea sembra interessante e potrebbe essere un volano strategico per lo sviluppo economico del nostro paese: secondo l’assessore del Comune di Milano, Cristina Tajani, sarebbe opportuno dar vita a una vera e propria no tax area in cui far fiorire e crescere le cosiddette “start-up”, vale a dire le aziende nuove di zecca del posto. Si tratta di un progetto che potrebbe ispirarne anche altri, tanto che lo stesso municipio meneghino si è rivolto direttamente al governo per presentare l’idea, con la volontà ben precisa di creare delle condizioni favorevoli e delle agevolazioni tributarie in favore di chiunque decida di avviare una nuova impresa nel territorio.

A Milano +200% di incassi dopo i blitz della GdF

Le serate milanesi si stanno animando, ma non di musica a festa e bottiglie di champagne: arrivano i funzionari dell’Agenzia delle Entrate e l’effetto sortito non è quello di una devastazione ma, al contrario, una lievitazione di incassi gli incassi: a quanto pare aumentano di oltre il 44% rispetto al sabato precedente. E’ quanto accaduto nei giorni scorsi a Milano dopo il blitz. Ovvio chiedersi: l’arrivo della GdF ha aumentato l’afflusso di clientela o sono venuti allo scoperto ricavi finora celati?

La Lega lancia la battaglia anti-Imu

La Lega Nord alza un coro di polemiche verso quella che é stata definita dallo stesso Monti come la manovra che salverà l’Italia dal tracollo: il “Parlamento della Padania”, come viene definito dal coordinatore delle segreterie della Lega Roberto Calderoli, valuterà le proposte per realizzare una protesta contro l’introduzione dell’Imu sulla prima casa. Il coordinatore sottolinea che siamo in presenza di una manovra vessatoria e per la quale sono giunte all’ufficio di presidenza del “Parlamento della Padania” diverse richieste (le virgolette sono d’obbligo in quanto come sappiamo non si tratta di un’istituzione governativa, ma del modo con cui i leghisti chiamano un organismo interno al loro partito).

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Tassa occupazione suolo pubblico Milano: le bancarelle vanno in sciopero

“Questa giunta di sinistra sta prendendo una cantonata, se passa la stangata faremo molto peggio degli indignados”: é stata questa l’esternazione dei rappresentanti di Confesercenti, Unione del commercio, Assoedilizia e il rappresentante degli ambulanti Giacomo Errico durante la commissione Commercio del Comune. Le lamentele sono relative alla delibera firmata dall’assessore alle Attività produttive Franco D’Alfonso che ha annunciato le nuove regole sulla Cosap, nonchè i nuovi canoni, ritenuti inaccettabili dai commercianti.

Tasse universitarie troppo alte? È possibile il risarcimento

Dopo questa sentenza forse cambierà qualcosa nel mondo universitario: il Tar di Milano ha accolto il ricorso di una associazione studentesca la quale aveva denunciato l’ateneo pavese per aver aumentato le imposte, nell’anno accademico 2009-10, oltre il limite previsto dalla legge. L’ateneo ora sarà costretto a pagare. L’associazione Unione degli universitari di Pavia ha prima cercato di bloccare l’aumento, e poi, scoprendo nel cda dell’Università di Pavia che il tetto del 20% veniva sforato di circa 1 milione e 700mila euro, ha deciso di presentare ricorso al Tar della Lombardia.

Domicili fiscali fittizi: giro di vite a Milano

A Milano, già da parecchi mesi a questa parte, è scattato un vero e proprio giro di vite contro i cosiddetti  domicili fiscali fittizi nell’area del Centro. Questo grazie ai controlli mirati che, in accordo con quanto reso noto dall’Agenzia delle Entrate della Lombardia, ha effettuato la Direzione Provinciale I di Milano. Trattasi, nello specifico, di controlli che sono iniziati l’anno scorso, e che fino ai primi mesi del corrente anno hanno portato a rilevare una forte concentrazione di domicili in alcune specifiche vie cittadine. Al riguardo, tra l’altro, la Direzione regionale Lombardia dell’Amministrazione finanziaria dello Stato ha rilevato un caso eclatante, rappresentato da un soggetto dove si concentravano la bellezza di ben 75 domicili fiscali. Complessivamente i controlli sinora sono stati 360 a fronte di un terzo delle sedi delle società, a Milano, tutte concentrate nella zona centrale.

Milano: assessore propone tassa sul gioco

La ludodipendenza é la dipendenza dal gioco d’azzardo, è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate da psicologia e psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, ma anche spesso soggetto di sceneggiature di film e teatro, patologia le cui conseguenze sull’equilibrio del soggetto affetto e della sua famiglia, possono essere anche gravi. Questo ha portato tante persone a rovinarsi e a perdere tutto, dai soldi alla famiglia. Per uscire da questo tunnell é necessario il supporto medico, della famiglia e dei propri cari. A volte può servire anche una tassa. Forse.

Milano: abolire le tasse dei negozi di vicinato

Eliminare le tasse comunali per i negozi di vicinato, soprattutto per gli esercenti che decidono di lasciare l’insegna accesa anche di notte, lo propone l’assessore regionale al Commercio e Turismo Stefano Maullu al Comune di Milano per agevolare i piccoli commercianti milanesi e dare una boccata d’aria in tempi di crisi agli imprenditori milanesi. I negozi di vicinato, secondo l’art..4 del D.Lgs. 114/1998 sono esercizi aventi una superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10 mila abitanti o a 250 mq nel comuni con popolazione superiore.

Emersione degli affitti in nero a Roma e Milano

Affitti in nero a Roma: l’evasione vale 272 milioni di euro all’anno in termini di maggiore Irpef versata, il federalismo fiscale promette di far lievitare i nuovi tributi incassati dai comuni fino quasi a raddoppiarli. 400 milioni di euro é invece la cifra che si otterrebbe annoverando anche il comune di Milano. Tanto potrebbe il gettito, complessivamente, nelle casse del comune di Roma e in quelle del comune di Milano tassando gli affitti sommersi con la cedolare secca al 20%. I dati emergono da un’indagine del Sole 24 ore, che riporta anche una classifica delle città con il maggior numero di affitti in nero.

Milano paradiso fiscale come la Svizzera

I paradisi fiscali, sono, secondole le stime, da 60 a 90 unità, e rappresentano dei microterritori o degli stati le cui legislazioni fiscali sono volutamente molto basse o inesistenti allo scopo anche, delle volte, di attirare gli investimenti stranieri. Si può parlare di stati che commercializzano la propria sovranità offrendo un regime favorevole, una totale deregulation ai detentori di capitali, indipendentemente dalla loro origine. La Svizzera è considerata un paradiso fiscale per alcune categorie di residenti ed una determinata tipologia di società. Per i privati le aliquote di tassazione sono vantaggiose rispetto alle aliquote fiscali di Germania, Scandinavia e Italia. Le imprese pagano imposte ad aliquote variabili, a seconda della loro attività e del luogo in cui si trovano. In certe circostanze, le società svizzere possono pagare tasse molto basse, in genere intorno al 9 % del reddito.

Tasse: i milanesi pagano di più

I milanesi sono il popolo che vede più degli altri italiani prosciugare il proprio portafoglio a causa delle tasse. Ma se pensiamo che pagano più tasse perchè guadagnano di più allora, come si suol dire, piangono con un solo occhio. Milano è la capitale dei redditi più alti e dunque delle tasse più salate. Il reddito milanese tocca i 31mila euro, contro una media nazionale di 19mila euro, quasi il doppio del reddito dei catanesi, che hanno il reddito tra i più bassi. La Lombardia nell’insieme tocca i 22mila e 500 euro pro capite e oltre 160 miliardi di euro di reddito complessivo.

Più reddito, più tasse, più servizi? Sembrerebbe che ogni lombardo dia oltre 3.400 euro allo Stato, a tanto ammonta il residuo pro capite, vale a dire la differenza tra quello che il singolo paga in tasse e quello che riceve in servizi. Il reddito medio degli italiani è salito da 18.540 a 19.110 euro. L’Italia é al numero 23 tra i 30 Paesi più industrializzati del mondo, dietro anche alla Grecia e alla Spagna, e con stipendi inferiori del 17% rispetto alla media complessiva. E non mancano ovviamente, gli italiani che preferiscono non pagare le tasse, tuttavia, nonostante la crisi nel 2008 è stato dichiarato un 3 per cento in più rispetto al 2007.

Ecopass di Milano sospesa perchè inefficace

Per disincentivare l’ingresso con autoveicoli privati, per ridurre il traffico e l’inquinamento, le fee measures dovevano quindi servire a rarefare gli ingressi e a incentivare l’uso dei mezzi pubblici. L’ecopass riguardava le agevolazioni per i non residenti nella Cerchia dei Bastioni.

La sperimentazione a pagamento inizierà il 2 gennaio e questo consentirà di avere il 10% in meno delle macchine nella Cerchia dei Bastioni e una riduzione del 30% delle polveri sottili. A ciò si affianca il fatto che vi sarà un miglioramento per il trasporto pubblico – spiego a suo tempo Letizia Moratti – la sperimentazione durerà un anno e verrà seguita da un monitoraggio periodico.