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Contribuenti Napoli minacciano sciopero dei Bot

Un disastro sanitario, ma anche ambientale senza precedenti. La definisce così il presidente di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, l’emergenza rifiuti nella Regione Campania ed in particolar modo nel Comune di Napoli. Al punto che, a favore ed a sostegno del Sud, l’associazione nei giorni scorsi ha annunciato una forma di “sciopero” singolare ma incisiva per pungolare le Autorità competenti a risolvere una volta per tutte un problema che oramai dura da anni. Ebbene, secondo quanto ha reso noto proprio il presidente Carlomagno, a partire dalla data di domani, venerdì 1 luglio 2011, i contribuenti di Napoli e della Campania, in “risposta” alla mancata soluzione sul tema dei rifiuti, valuteranno se fare lo sciopero dei Bot, i Buoni Ordinari del Tesoro.

Questo, in caso di adesione allo sciopero, ha aggiunto Vittorio Carlomagno, porterà i contribuenti campani ad investire i propri risparmi non nei Bot, i Buoni Ordinari del Tesoro, bensì in titoli altrettanto solidi quali quelli della Banca europea per lo sviluppo economico, la Bers, e quelli della Banca europea degli investimenti, la Bei. Anzi, ha aggiunto il Presidente dell’Associazione Contribuenti.it, a differenza dell’Italia questi titoli hanno tutti la tripla “A”, ovverosia il rating massimo sinonimo di solidità assoluta.

Quello dello sciopero dei Bot rappresenta in tutto e per tutto un’azione di lotta promossa da Contribuenti.it e, in accordo con quanto reso noto nei giorni scorsi dall’Associazione, che potrà vedere anche la partecipazione, visto che stanno valutando se aderire o meno, de Lo Sportello Onlus, Lo Sportello del Contribuente, Lo Sportello PMI, Lo Sportello Antiusura, Lo Sportello Immigrati e Lo Sportello diversamente abili. L’Associazione ricorda che il problema rifiuti in Campania ed a Napoli non solo umilia, ma anche deturpa l’immagine del nostro Paese nel mondo con pesanti ricadute negative sull’economia del Sud che già deve far fronte a molte aree depresse.