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Il regime di tassazione delle nuove iniziative produttive

Tra le principali novità apportate dalla Finanziaria 2009 vi è sicuramente l’introduzione di un nuovo regime di determinazione delle imposte per quanto riguarda quei soggetti (imprese o professionisti) i cui ricavi e compensi non superino i 30.000 euro. Il regime di tassazione per le nuove iniziative produttive si affianca dunque al regime ordinario e, in relazione a quei soggetti che iniziano una nuova attività, al regime N.I.P. (Nuove Iniziative Produttive) specificato nell’articolo 13 della legge 388/2000 (la Finanziaria 2001): tale articolo aveva infatti introdotto un regime sostitutivo a livello di Irpef per i soggetti che, a partire dal 1° gennaio 2001 avevano iniziato un’attività di impresa in forma individuale che permettesse loro di versare un’imposta sostitutiva del 10%. Tale regime alternativo a quelli tradizionali può essere utilizzato per i primi tre anni di attività.

La novità introdotta dall’ultima legge finanziaria propone un foglio di calcolo che permette di confrontare la varie situazioni, al fine di scegliere non solo in base al risparmio d’imposta, ma anche tenendo conto delle conseguenze dell’indetraibilità dell’Iva sugli acquisti e dell’eventualità di praticare gli stessi prezzi (comprensivi di Iva) che vengono applicati in regime ordinario, senza scorporare l’imposta e versarla all’erario. Bisogna sottolineare che, in assenza di redditi diversi rispetto a quelli sottoposti al regime sostitutivo, l’imprenditore o professionista perde la possibilità di utilizzare tali detrazioni, per poter abbassare l’imposta complessiva. Infatti, con riferimento ai cosiddetti “nuovi contribuenti minimi”, sono deducibili dal reddito i contributi previdenziali e assistenziali, compresi quelli che sono stati versati dal titolare dell’impresa familiare per conto dei propri collaboratori.

Tali contributi previdenziali e assistenziali devono essere dedotti in via prioritaria dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo: l’eventuale eccedenza può essere dedotta dal reddito complessivo del contribuente in base a quanto previsto dalla normativa. Dunque la Finanziaria 2009, dopo aver abrogato numerosi regimi semplificati, ha mantenuto in vita questa importante possibilità per le attività produttive.

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