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Evasione fiscale: Cisl propone patto con le imprese

Sono circa 125,8 i miliardi di euro delle imposte sottratte all’erario nel 2008 in Italia. Effettuando alcuni calcoli quindi, l’imponibile evaso in Italia nel 2008 sarebbe pari a circa 331 miliardi di euro l’anno. Centinaia di miliardi non fatturati quindi. I risultati della stima sono stati resi noti ieri da Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani – elaborando dati ministeriali, dell’Istat, della Banca d`Italia e dello Sportello del Contribuente. Rilevazione presentata ieri a Roma allapertura del convegno “Evasione fiscale: studio ed analisi del fenomeno in Italia“. Tra le grandi imprese, una su tre chiude il bilancio in perdita e non paga le tasse. Crisi? Non solo.

Nella guerra alla crisi economica c’è quindi un nuovo rivale: l’evasore fiscale. Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni propone ai commercianti riuniti dalla Confcommercio a Cernobbio un patto contro l’evasione fiscale. Il segretario riporta alla luce l’importanza di una profonda riforma del sistema fiscale, in particolare di quegli studi di settore (cioè i redditi presunti delle varie categorie produttive su cui si pagano le tasse anche se quei fatturati non vengono raggiunti) che spinge non pochi commercianti all’evasione.

Cosa propone il numero uno della Cisl? Una sorta di scambio: il sindacato promette di affiancarsi ai piccoli operatori economici per rivedere un sistema fiscale che é considerato un vero salasso e i commercianti dobvranno però aiutare lo Stato nella lotta all’evasione.

«Noi li sosterremo nell’elaborazione di studi di settore più confacenti alle loro esigenze, – promette il leader sindacale – loro ci devono appoggiare nella battaglia all’evasione e all’elusione fiscale, soprattutto nel ripristino della tracciabilità».

Confcommercio risponde: «Dev’essere chiaro che l’evasione è una patologia che taglia trasversalmente tutta l’economia e la società – chiarisce Sangalli – e occorre l’impegno di tutti per contrastarla e ridurla. Con il controllo della spesa pubblica e il recupero dell’evasione, tutto il Paese potrà giovarsi della riduzione della pressione fiscale».

Le risorse che verranno recuperate, afferma Bonanni, potranno essere divise per ridurre il fisco a lavoratori dipendenti e pensionati.