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Tobin Tax, Tares e Ivie arrivano con il 2013

Mario Monti

Il 2012 è stato un anno di crisi e sofferenza per l’economia italiana ed europea. Gli USA hanno scongiurato il baratro fiscale in extremis, almeno momentaneamente, con un accordo al ribasso ottenuto dal Presidente Barack Obama, ma pare che la situazione economica e finanziaria non abbia molti sbocchi in Italia. La pressione fiscale aumenterà ulteriormente nel 2013, passando dal 44,7% al livello record del 45,3%. Sono in arrivo infatti ulteriori tasse ed imposte dopo l’approvazione della legge di stabilità, una volta detta Finanziaria. Il 2012 è stato l’anno dell’IMU, adesso il Governo Monti ha messo nel mirino investimenti finanziari ed immobili. Le nuove imposte sono entrate in vigore con la legge di stabilità 2013.

Dal punto di vista immobiliare arriva la TARES, la nuova tassa che va ad inglobare la vecchia TARSU e la Tassa di Igiene Ambientale. La nuova TARES, ossia la Tariffa comunale sui rifiuti e i servizi, non sarà la semplice somma delle due, ma introdurrà nuove spiacevoli novità per i contribuenti e sarà più onerosa delle precedenti. Una tassa che andrà a penalizzare ulteriormente il livello dei consumi, ma che andrà a sostenere le tasse delle amministrazioni locali, duramente colpite da tagli di spesa e razionalizzazioni prima da parte di Tremonti e poi dal duo Monti-Grilli. La TARES andrà a colpire il residente e non il proprietario ed inoltre l’imposta comunque non riguarda solo le abitazioni ma tutti gli spazi scoperti potenzialmente in grado di produrre rifiuti urbani e quindi anche negozi e capannoni industriali. L’aumento sarà consistente ed è stato stimato nella percentuale del +37,5% per le residenze private a scopo abitativo e del 29,3% per i luoghi a scopo produttivo. Per la famiglia media ci aggiriamo intorno ad un aumento di 80 euro annui. I singoli comuni potranno stabilire le tariffe, ma il Governo ha imposto un aggravio minimo fissato per legge a 30 centesimi per metro quadro sull’80% della superficie calpestabile risultante da catasto.

Il Governo ha anche introdotto una nuova imposta che andrà a colpire gli immobili all’estero. La nuova tassa chiamata IVIE andrà a colpire i possessori di immobili all’estero e dovrebbe fruttare allo stato la cifra di 98 milioni di euro all’anno. Il valore accertato degli immobili all’estero è di circa 19 miliardi di euro, ma considerata la grande quota di evasione fiscale, si presume che il reale valore immobiliare di contribuenti italiani che si trova oltre i confini nazionali si aggiri intorno ai 50 miliardi. Sarà compito dell’Agenzia delle Entrate recuperare queste fette di evasioni e consentire un aumento del gettito fiscale, che potrebbe così contribuire alla riduzione della pressione fiscale nazionale.

Da marzo 2013 scatterà anche la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie di cui molto si è discusso in ambito europeo. L’aliquota sarà dello 0,22% e L’iallo 0,12% se lo scambio avviene sui mercati regolamentati. Dal 2014 è prevista una riduzione fino allo 0,2% e allo 0,1%. Molte saranno le eccezioni e le esenzioni, come ad esempio i market maker e le transazioni in Borsa di azioni emesse da società con capitalizzazione che non supera i  500 milioni di euro.
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