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Tfr: ancora una settimana di tempo per il saldo

I datori di lavoro guardano con attenzione alla data del prossimo 16 febbraio: tra una settimana esatta, infatti, questi soggetti sono obbligati a pagare il saldo dell’imposta sostitutiva dell’Irpef (l’aliquota è pari all’11%) in veste di sostituti d’imposta e in relazione al trattamento di fine rapporto (Tfr). Volendo essere più precisi, il riferimento va alle rivalutazioni di questo tipo che risultavano alla data dello scorso 31 dicembre e collegate ai fondi accantonati dagli stessi datori per i loro lavoratori. Bisogna ricordare in tal senso che l’imposizione fiscale del Tfr può essere suddivisa in due distinte quote: la prima è proprio quella dello stesso trattamento, mentre la seconda riguarda invece la rivalutazione posta in essere ogni anno.


Il prelievo va ad essere effettuato su questo stesso capitale e prende spunto dalle regole che vigono al momento della liquidazione. Al contrario, le rivalutazioni annuali beneficiano di un’imposta sostitutiva dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Il meccanismo è molto particolare, ma consente di escludere dal prelievo del Tfr tutte quelle somme su cui grava già l’11% di imposizione. Tra l’altro, si può fare un sicuro affidamento sul codice civile per comprendere meglio la disciplina in questione: l’articolo 2120 precisa che la retribuzione deve essere calcolata mediante la somma, per ogni anno di servizio, di una quota non superiore a quella dovuta per l’anno stesso, divisa poi per 13,5.

La rivalutazione viene posta in essere attraverso un apposito coefficiente, il cosiddetto moltiplicatore: quest’ultimo si compone di un tasso fisso (1,5%) e di uno variabile (75% dell’incremento dell’indice dei prezzi al consumo per operai e impiegati), mentre l’imposta sostitutiva non si applica ai fondi pensionistici complementari che erogano appunto una pensione aggiuntiva rispetto a quella degli istituti di previdenza obbligatoria. I datori di lavoro potranno utilizzare il modello F24, con l’esclusiva della modalità telematica per quel che concerne i soggetti che sono titolari di partita Iva.