La tassa di soggiorno si concretizza anche nella città di Siena: il comune toscano, celebre per il suo palio di antica origine, ha messo in luce quali saranno le tariffe che andranno a caratterizzare nell’immediato tale imposta, fortemente discussa in ogni parte della penisola. Nel dettaglio, i prezzi in questione andranno da un minimo di un euro a un massimo di cinque. Come funzionerà esattamente l’applicazione tributaria da queste parti? In pratica, come ha stabilito in maniera opportuna lo stesso consiglio comunale con un proprio regolamento, il contributo sarà variabile a seconda delle strutture alberghiere in cui i turisti andranno ad alloggiare.
In aggiunta, bisognerà tenere in alta considerazione anche il numero delle persone e il relativo pernottamento, visto che è stato fissati un limite massimo di sei giorni, anche non continuativi tra di loro. Ma le precisazioni non si limitano soltanto a quanto finora descritto. In effetti, quando sarà periodo di bassa stagione occorrerà fare riferimento a dei tariffari ben precisi: nel dettaglio, la tassa di soggiorno ammonterà a un euro per le strutture fino a quattro stelle, salendo poi a tre euro per gli alberghi che beneficiano di una valutazione fino a cinque stelle, senza dimenticare un altro euro per quel che concerne le cosiddette strutture extralberghiere, i campeggi e gli ostelli della gioventù e i tre euro relativi alle residenze d’epoca, anch’esse gettonate a livello turistico.
Nell’alta stagione, invece, il “listino” sarà differente e non poteva essere altrimenti. In quest’ultimo caso, infatti, la tassa sarà pari a due euro per le strutture fino a quattro stelle e cinque euro per le cinque stelle e le residenze d’epoca, mentre le strutture extralberghiere richiederanno due euro, e i campeggi e gli ostelli 1,5 euro. I primi mesi di questo nuovo anno saranno determinanti per comprendere l’efficacia e il valore del tributo, in modo da adeguarsi per il futuro.