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La tassa più odiata rimane il canone RAI

È inutile, possiamo girare e rigirare le carte come vogliamo, ma la tassa peggio digerita dallo stomaco (o forse più dalle tasche) degli italiani rimane il canone RAI. Sarà perchè il servizio offerto non é più gradito da accettare di dover pagare, sarà perchè arriva alla fine dell’anno proprio quando abbiamo già prosciugato la tredicesima… Un sondaggio realizzato dall’Ifel, il centro studi dell’Anci, l’associazione dei comuni, in collaborazione con l’istituto di rilevazioni Swg ha rilevato gli italiani non solo non considerano tutte le tasse allo stesso modo ma non le considerano tutte ugualmente ingiuste e soprattutto, per il 29,8% degli 8mila intervistati, nessun ente pubblico spende in maniera corretta il gettito derivante dai tributi.

Al primissimo posto quindi si colloca il Canone Rai, odaito dal 45,5% degli intervistati, che lo ritengono un balzello inutile, una vessazione quasi. Al secondo posto il bollo auto, il 14,4% di persone che la detestano. Al terzo posto troviamo l’Iva, con il 9,1% e seguono poi l’Irpef al 7,5% e l’Ici al 6,4%. E sembra che la manovra finanziaria non aiuterà la popolazione in nessuno di questi balzelli.

Questa manovra non risolve i problemi dell’Italia se non ci sara’ crescita. Tornare a crescere e’ essenziale ma questa manovra e’ tutta tasse e non ha niente per la crescita, anzi e’ depressiva – ha sottolineato la presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenendo all’assemblea annuale degli industriali di Perugia -. L’iter ha portato alla versione definitiva un balletto piuttosto imbarazzante. Il provvedimento era necessario, ma se la manovra va bene per i saldi non va bene per i contenuti. È una manovra per il 65% fatta di tasse, quando avevano detto che i 2/3 dovevano essere tagli alla spesa. Questa nuova manovra del governo non è come quella che avremmo voluto noi industriali non risolve i problemi dell’Italia e non ha nulla per la crescita al suo interno.

1 commento su “La tassa più odiata rimane il canone RAI”

  1. La fantasia del fisco non ha limiti.
    Io il computer lo uso per lavoro, ma se dovessero mettere una tassa per usare internet, semplicemente do la disdetta al gestore e quello che posso fare lo faccio anche con il fax.
    Come si può obbligare la gente ad usare sistemi informatici per essere veloci e poi condizionarli mettendo loro una tassa?
    Gli stati stanno dando prova di essere guidati da gente che non ha capito niente ne di tasse ne di come si governa un paese.
    Non si possono spendere miliardi per portare internet a tutti e poi scoprire la tassa sul web, è inconcepibile.
    Sempre più spesso scopro delle menti malate nello stato, incapaci di fare gli interessi del paese e del fisco.
    Non è tassando e ritassando che fa gli interessi dello stato ma oculando le spese e tagliando tutte le attività improduttive, rendendo responsabili in solido i manager e facendo valere la legge certa e giusta per chi ruba alla cosa pubblica, senza sconti di pena ed aumentandola se quello che ruba ha una carica statale, compresi deputati e senatori.
    Finchè i ladri non saranno puniti, finchè i bilanci si potranno falsificare, finchè saremo guidati da questa classe politica le cose non potranno andare bene, anzi, stiamo andando a picco come la Grecia o non ve ne siete accorti?

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