Agevolazioni fiscali: Tremonti-ter, via libera Fisco a posteriori

La fruizione dell’agevolazione fiscale legata alla cosiddetta “Tremonti-Ter“, può avvenire anche a posteriori andando a presentare una apposita dichiarazione integrativa a proprio favore. A precisarlo con una risoluzione, la numero 132/E, emanata in data odierna, lunedì 20 dicembre 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate che quindi apre alla fruizione a posteriori della “Tremonti-Ter” per quei casi in corrispondenza dei quali non è stato possibile avvalersi prima dell’ok, da parte degli organi competenti, della cumulabilità del beneficio con altre agevolazioni fiscali. Allo stesso modo, per chi ha già fruito dello sconto fiscale legato alla “Tremonti-Ter”, ma poi non ha ricevuto l’ok sulla cumulabilità, può andare a presentare, in maniera del tutto speculare, una dichiarazione integrativa “a sfavore” che funge in tutto e per tutto da ravvedimento operoso. Per la dichiarazione integrativa “a favore”, il termine ultimo per poter comunque fruire dell’agevolazione legata alla “Tremonti-Ter” è quello in corrispondenza del quale l’impresa beneficiaria va a presentare la successiva dichiarazione dei redditi rispetto a quella in cui avrebbe dovuto richiedere lo sconto fiscale.

Approvate le nuove bozze dei tre Unico e del Consolidato 2010

Non erano previste così anticipo, ma sono arrivate prima della fine del 2009: stiamo parlando delle bozze, con relative istruzioni, dei modelli Unico 2010 (per la precisione, il modello società di persone, enti non commerciali e società di capitali), nonché il consolidato nazionale e mondiale. Il sito dell’Agenzia delle Entrate è, come avviene sempre in questi casi, aperto a tutti i suggerimenti e le proposte del caso. I modelli in questione sono stati rivisti secondo le normative in vigore quest’anno: tra le novità possiamo citare l’apertura alla detassazione degli investimenti in macchinari e apparecchiature (il cosiddetto Tremonti-ter) e i nuovi limiti di deducibilità delle spese per quel che concerne le prestazioni alberghiere. Si registra inoltre l’ingresso dello spazio in cui indicare la quota costante deducibile da imputare alla svalutazione dei crediti da parte delle banche. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che, all’interno del modello Unico, deve essere segnalata in maniera separata la maggiore Iva che deriva dall’adeguamento agli studi di settore.

 

Tremonti-ter e investimenti agevolati

Grazie alla cosiddetta “Tremonti-ter“, le imprese che investono in apparecchiature e/o macchinari, rigorosamente nuovi, possono fruire del beneficio di una detassazione dal reddito d’impresa pari al 50% dell’investimento che è stato effettuato, ma a patto che ciò avvenga o sia avvenuto dall’1 luglio scorso e fino al 30 giugno del prossimo anno. Occorre però fare attenzione al fatto che il beneficio della “Tremonti Ter” comporta anche, pena la decadenza, l’assunzione da parte dell’azienda di tutta una serie di obblighi, a partire da quello di non cedere a terzi le apparecchiature e/o i macchinari nuovi acquistati prima del secondo periodo di imposta successivo a quello dell’acquisto.

Il governo si dichiara pronto al taglio graduale dell’Irap

Già qualche giorno fa il CGIA di Mestre aveva ipotizzato l’applicazione di alcune riduzioni all’Irap; ebbene, proprio oggi il Governo è intervenuto in proposito per dichiarare la propria disponibilità in questo senso, parlando comunque in maniera generale dello studio di interventi di riduzione della pressione fiscale, in modo da consentire l’aumento dei consumi e da rendere più semplici gli investimenti. Tra questi studi figura anche quello relativo al taglio graduale dell’Irap, fino ad arrivare alla sua definitiva soppressione; le soluzioni ideali, sempre secondo quanto dichiarato dal Governo, sarebbero quelle di elevare la franchigia destinata alle aziende di più piccole dimensioni, il sostegno alle pmi impegnate nel settore dell’innovazione e della ricerca e l’estensione della Tremonti Ter (la detassazione degli investimenti).

 

Tremonti ter: detassazione utili e paradisi fiscali

La manovra d’estate 2009, recentemente approvata dal Governo, contenuta nel decreto legge 1 luglio 2009 N. 78 consente ad alcuni contribuenti di escludere dal reddito imponibile il 50% del costo sostenuto per effettuare taluni investimenti “qualificati”.

L’agevolazione, denominata anche Tremonti ter, è rivolta esclusivamente ai contribuenti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla loro forma giuridica e dal tipo di contabilità adottata. Quindi non si rivolge alle persone fisiche (dato che le persone fisiche non possono avere un utile di impresa), ma alle imprese, sia individuali che societarie.

Qual’è l’oggetto dell’agevolazione? Le spese in macchinari e apparecchiature che intervengono meccanicamente o termicamente sui materiali o sui processi di lavorazione (compressori, macchine utensili, gru, motori, turbine, ). Gli investimenti agevolabili devono essere fatti a decorrere dalla data di entrata in vigore del DL 78/09 (1° luglio 2009) e fino al 30 giugno 2010. La detassazione vale a decorrere dal periodo d’imposta 2010.

Decreto anticrisi: detassazione utili reinvestiti

Il Consiglio dei ministri da’ l’ok al decreto legge anti-crisi, la cosiddetta «manovra d’estate» che prevede misure per circa 2 miliardi di euro tra tagli e nuovi prelievi. In primis la detassazione degli utili reinvestiti (la cosiddetta norma «Tremonti ter») e i rimborsi per i piccoli azionisti e obbligazionisti Alitalia.

Il governo non lascerà nessuno solo e senza salario – ha affermato il premier Silvio Berlusconi -. Aiuteremo con aiuti economici fino all’80% del salario e garantiremo una formazione per il reimpiego delle professionalità nei settori del lavoro.