Detrazione farmaci omeopatici

Le spese mediche che vengono sostenute per il proprio interesse e quello dei familiari a carico possono essere detratte tranquillamente dalla dichiarazione dei redditi; come bisogna inquadrare allora in questo discorso i farmaci omeopatici e il loro acquisto? La detrazione fiscale è valida nella stessa misura, ma occorrono comunque delle precisazioni importanti. Anzitutto, bisogna capire quali sono i medicinali omeopatici e come sono riconoscibili. Il Decreto legislativo 219 del 2006 (codice comunitario concernente i medicinali per uso umano) è molto utile in questo senso, tanto è vero che identifica tali prodotti come quelli ottenuti a partire da materiali di partenza per preparazioni o ceppi omeopatici, secondo un processo ben preciso che viene descritto dalla farmacopea europea.

Detrazione farmaco etico

Non è raro che il cosiddetto “scontrino parlante” della farmacia provveda a indicare il farmaco etico: questa situazione si verifica, in particolare, quando si è in possesso di prescrizioni di medicinali su ricetta che sono state rilasciate direttamente dal medico di base. Che cosa si intende in questo caso con l’aggettivo “etico”? Inoltre, domanda ancora più importante, i prodotti in questione possono beneficiare della detrazione fiscale sul modello 730 della dichiarazione dei redditi? La risposta al secondo quesito è senz’altro affermativa. I farmaci etici non sono altro che quei prodotti per cui è obbligatoria la prescrizione da parte del medico, ragione per la quale non si può provvedere alla vendita senza alcuna ricetta.

Le detrazioni fiscali per i prodotti farmaceutici

La detrazione fiscale che è valida per l’acquisto di determinati medicinali va approfondita nel dettaglio: per ottenere, infatti, questa sottrazione d’imposta che si riferisce all’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) del 19%, più precisamente per le spese che sono sostenute ai fini dell’acquisto di tali prodotti è necessario possedere la fattura o il cosiddettoscontrino parlante”. Nel dettaglio, questi due documenti sono in grado di indicare in maniera precisa qual è la natura del bene (la distinzione tra farmaco o medicinale in questo senso), ma anche la quantità esatta del prodotto che è stato acquisito e il codice fiscale del soggetto a cui è destinato il prodotto in questione.

Farmaci omeopatici: ecco come attuare la deduzione fiscale

Una delle citazioni più celebri sull’omeopatia mette in luce come i professionisti di questa particolare medicina siano gli “umoristi della professione medica”: in realtà, però, le spese mediche di questo tipo assumono un’importanza fondamentale soprattutto quando si tratta di affrontare la relativa disciplina fiscale. In effetti, in questo caso è possibile attuare una detrazione pari al 19% del totale, una volta dedotti i 129,11 euro della franchigia. Tutte queste somme, poi, devono essere necessariamente indicate nel modello 730 di quest’anno, più precisamente all’interno del rigo RP1. Come è ormai noto, i farmaci omeopatici vengono identificati come quelli alternativi alla medicina tradizionale: la detrazione tributaria va a riguardare anche le abbreviazioni della confezione del farmaco stesso, ma bisogna sempre ricordare che lo scontrino fiscale in questione deve chiarire qual è la natura del bene, oltre alle sue qualità e quantità, senza dimenticare il codice fiscale del beneficiario.

Le nuove tessere sanitarie distribuite in tre regioni

Un microchip nuovo di zecca e l’accesso ai servizi internet della pubblica amministrazione: sono queste le due caratteristiche principali che contraddistinguono le nuove tessere sanitarie messe a disposizione dal sistema nazionale, una novità che è divenuta realtà concreta già in tre regioni del nostro paese, vale a dire la Sardegna, la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige (Trento e Bolzano). Tra l’altro, l’invio delle tessere in sostituzione di quelle scadute potrà accadere in automatico e in prossimità della data fissata, senza che si debba procedere a una richiesta ufficiale. Il microchip è stato inserito per rendere ancora più funzionale questo strumento così utile al fisco; in effetti, viene messa a disposizione l’opportunità di fruire della Carta Nazionale dei Servizi e delle sue relative funzioni, un meccanismo che sarà garantito dalla più totale sicurezza, requisito fondamentale quando si parla di internet.

Dichiarazione dei redditi: il modello 730 integrativo

Il 30 aprile scorso sono scaduti i termini relativi alla presentazione del modello 730/2009 al sostituto di imposta. Per tutti coloro che si sono avvalsi del datore di lavoro per presentare la dichiarazione dei redditi, e si sono dimenticati magari di chiedere le detrazioni sui farmaci, o sono presenti errori di calcolo e/o di compilazione, c’è ancora tempo per “mettersi in regola” apportando le opportune modifiche e rettifiche al modello. Nello specifico, in caso di errori di calcolo e/o di compilazione il contribuente con tempestività deve rivolgersi all’intermediario o al sostituto di imposta al fine di redigere un “Modello 730 rettificativo” nei tempi utili affinché vengano riconosciuti al lavoratore o al pensionato i conguagli dovuti sul cedolino della pensione o in busta paga. Di conseguenza, tutti coloro che entro la fine dello scorso mese di aprile hanno presentato il modello 730/2009, sono invitati a ricontrollare il tutto e, nel caso in cui emergessero errori di compilazione o di calcolo, procedere di conseguenza.