Scadenze fiscali giugno 2012: il diritto camerale

Il prossimo 18 giugno, fra sei giorni esatti dunque, rappresenta il termine ultimo che è stato fissato dalla nostra amministrazione finanziaria per adempiere a una importante scadenza fiscale: si tratta del cosiddetto diritto annuale destinato alla Camera di Commercio. Che cosa si intende esattamente con tale termine? In pratica, tutti quei soggetti che sono diversi dalle persone fisiche iscritte oppure annotate nel registro delle imprese e che pongono in essere delle attività economiche per cui non sono stati elaborati gli studi di settore, devono provvedere a questo pagamento. In effetti, è necessario pagare il diritto annuale che è dovuto alle camere di commercio di competenza.

Le sanzioni per il mancato invio dello spesometro

La comunicazione dello spesometro deve prestare la massima attenzione a tutte le sanzioni e le multi in cui si può incorrere: cosa rischiano esattamente quei contribuenti che si rendono protagonisti di una comunicazione incompleta o errata dei dati in questione, oppure che non rispettano i termini temporali stabiliti in questo caso? Vi sono diverse sanzioni pecuniarie a cui fare riferimento, per un importo minimo di 258 euro e per uno massimo di 2.065 euro. Le disposizioni in tal senso da parte della nostra amministrazione finanziaria sono in vigore da un anno e mezzo e prevedono anche dei rimedi.

Studi di settore: che cosa ci attende nel 2012?

Il funzionamento classico degli studi di settore è ormai noto a tutti da diverso tempo, anche se anno dopo anno, si tenta di inserire qualche novità per quel che concerne l’adempimento: la scadenza scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per tale invio fiscale è ormai scaduta da tempo, visto che risale allo scorso 30 settembre, ma questo non impedisce che si debba rinfrescare la memoria dei contribuenti interessati, soprattutto alla luce di quanto li aspetta nel corso del 2012. Anzitutto, bisogna ricordare che la trasmissione in ritardo di tali strumenti comporta un accertamento induttivo puro e la conseguente sanzione massima per la responsabilità di chi non ha rispettato il termine previsto.