L’idea sembra interessante e potrebbe essere un volano strategico per lo sviluppo economico del nostro paese: secondo l’assessore del Comune di Milano, Cristina Tajani, sarebbe opportuno dar vita a una vera e propria no tax area in cui far fiorire e crescere le cosiddette “start-up”, vale a dire le aziende nuove di zecca del posto. Si tratta di un progetto che potrebbe ispirarne anche altri, tanto che lo stesso municipio meneghino si è rivolto direttamente al governo per presentare l’idea, con la volontà ben precisa di creare delle condizioni favorevoli e delle agevolazioni tributarie in favore di chiunque decida di avviare una nuova impresa nel territorio.
Tobin Tax tra voci favorevoli e diversi critici
Il trading delle azioni in Italia potrebbe diminuire del 30 per cento e quello dei
Le serate milanesi si stanno animando, ma non di musica a festa e bottiglie di champagne: arrivano i funzionari dell’Agenzia delle Entrate e l’effetto sortito non è quello di una devastazione ma, al contrario, una lievitazione di incassi gli incassi: a quanto pare aumentano di oltre il 44% rispetto al sabato precedente. E’ quanto accaduto nei giorni scorsi a Milano dopo il blitz. Ovvio chiedersi: l’arrivo della GdF ha aumentato l’afflusso di clientela o sono venuti allo scoperto ricavi finora celati?
La Lega Nord alza un coro di polemiche verso quella che é stata definita dallo stesso Monti come la manovra che salverà l’Italia dal tracollo: il “Parlamento della Padania”, come viene definito dal coordinatore delle segreterie della Lega Roberto Calderoli, valuterà le proposte per realizzare una protesta contro l’introduzione dell’
“Questa giunta di sinistra sta prendendo una cantonata, se passa la stangata faremo molto peggio degli indignados”: é stata questa l’esternazione dei rappresentanti di Confesercenti, Unione del commercio, Assoedilizia e il rappresentante degli ambulanti Giacomo Errico durante la commissione Commercio del Comune. Le lamentele sono relative alla delibera firmata dall’assessore alle Attività produttive Franco D’Alfonso che ha annunciato le nuove regole sulla Cosap, nonchè i nuovi canoni, ritenuti inaccettabili dai commercianti.
Dopo questa sentenza forse cambierà qualcosa nel mondo universitario: il Tar di Milano ha accolto il ricorso di una associazione studentesca la quale aveva denunciato l’ateneo pavese per aver aumentato le imposte, nell’anno accademico 2009-10, oltre il limite previsto dalla legge. L’ateneo ora sarà costretto a pagare. L’associazione Unione degli universitari di Pavia ha prima cercato di bloccare l’aumento, e poi, scoprendo nel cda dell’Università di Pavia che il tetto del 20% veniva sforato di circa 1 milione e 700mila euro, ha deciso di presentare ricorso al Tar della Lombardia.
A Milano, già da parecchi mesi a questa parte, è scattato un vero e proprio giro di vite contro i cosiddetti domicili fiscali fittizi nell’area del Centro. Questo grazie ai controlli mirati che, in accordo con quanto reso noto dall’Agenzia delle Entrate della Lombardia, ha effettuato la Direzione Provinciale I di Milano. Trattasi, nello specifico, di controlli che sono iniziati l’anno scorso, e che fino ai primi mesi del corrente anno hanno portato a rilevare una forte concentrazione di domicili in alcune specifiche vie cittadine. Al riguardo, tra l’altro, la Direzione regionale Lombardia dell’Amministrazione finanziaria dello Stato ha rilevato un caso eclatante, rappresentato da un soggetto dove si concentravano la bellezza di ben 75 domicili fiscali. Complessivamente i controlli sinora sono stati 360 a fronte di un terzo delle sedi delle società, a Milano, tutte concentrate nella zona centrale.