F24 e Imu: le difficoltà di pagamento alle Poste

Domani sarà il momento di fare i conti con l’ultimo giorno relativo alla scadenza dell’Imu, l’Imposta Municipale Unica che ha sostituito di fatto la vecchia Ici: intanto, già si sono registrati dei problemi piuttosto importanti, in primis le difficoltà di pagamento del tributo direttamente presso le agenzie postali. In effetti, come denunciato dall’Adiconsum (l’associazione dei consumatori promossa dalla Cisl) il sistema in questione non è stato in grado di accettare il nuovo modello F24 con un numero di righe superiore a quattro. Questa segnalazione, così a ridosso del termine temporale, non è certo un fatto positivo, visto che si aggiunge anche alla confusione creata sugli importi e sulle modalità.

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Costo del lavoro in Italia 2012

La distanza tra l’Italia ed il resto dei Paesi dell’Eurozona diventa netta se si guarda il profilo fiscale; la pressione in aumento sui consumi con il Governo Monti doveva necessariamente abbassare quella sul lavoro ed invece la situazione è ancora una volta peggiorata.

La pressione media sul costo del lavoro nei 17 Paesi dell’Eurozona è pari al 34%. In Italia invece si è passsati dal 42,3% del 2009 al 42,6% attuale e le previsioni stimano un’ulteriore crescita che farà balzare il dato fino a quota 47,3%.

L’allarme arriva direttamente dall’Eurostat mentre Marco Fantini (capo settore dell’unità di analisi sulla fiscalità nell’esecutivo comunitario) commenta così il dato:

La tassazione sul lavoro in Italia era la più alta d’Europa già dal 2009, ed è aumentata ulteriormente dal 2010. Le ultime misure del governo, nel dicembre scorso, sono andate in direzione di un aumento delle imposte sul consumo e hanno effettivamente cercato di alleggerire l’Irap per le categorie più deboli, i giovani e le donne

Ministero dell’Economia fa’ chiarezza sull’IMU

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso la circolare numero 3/DF con cui chiarifica una volta per tutte gli aspetti dell’IMU, la nuova tassa che va’ a sostituire il vecchio ICI tolto dal precedente Governo.

Innanzitutto l’IMU si pagherà in tre o due rate; nel primo caso la prima e la seconda rata vanno corrisposte al 18 giugno ed al 17 settembre rispettivamente e ciascuna è pari ad 1/3 del valore totale dell’imposta, calcolato applicando l’aliquota di base e la detrazione. La terza rata è da versare il 17 dicembre e costituisce il saldo dell’anno in corso.

Nel caso invece si sceglierà il pagamento in due sole rate allora saranno rispettivamente da versare il 18 giugno ed il 17 dicembre, ed in entrambi i casi l’importo sarà pari al 50% del totale. calcolato come sopra.

Super-IMU più alto del vecchio ICI

Il clima di incertezza comincia a volgere verso una situazione sempre più chiara; l’IMU non è più un mistero e di volta in volta vengono definiti nuovi aspetti e si comincia a far chiarezza sulla nuova stangata per le famiglie italiane.

Il peso è già insostenibile, ed ancora non è molto chiaro se sia finita qui; l’esenzione della tassa sulla prima casa dal 2008 al 2011 viene completamente a meno ed anche se non si chiama più ICI è molto simile, se non che vi sono meno agevolazioni e la tassa risulta più alta con norme più rigide.

La prima abitazione per i nuclei familiari deve essere la residenza ed anche “la dimora abituale” delle famiglie italiane. In caso di coniugi non separati che vivono in due città diverse invece sono previste agevolazioni, ma è praticamente l’unico caso.

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Quanto aumenta la pressione fiscale sulla prima casa?

Una ricerca del Sole 24 Ore è riuscita a stimare quanto la pressione fiscale inciderà sulla prima abitazione; secondo i dati raccolti, considerando imposte, imu, bollette e tutto quel che concerne la prima abitazione delle famiglie, il rincaro sarà di circa 500 euro in media.

Sulla prima casa il rincaro è stato simulato su una famiglia con due figli a carico su un’abitazione di 100 metri quadri, dove appunto l’incremento è di circa il 20% per un totale di 500 euro. La simulazione prende poi in considerazione una coppia di pensionati in un’abitazione di 90 metri quadri, dove l’aumento sarà prossimo ai 315 euro. Un single in 50 metri quadri di appartamento avrà una spesa di 125 euro in più rispetto all’anno scorso.

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Il decreto semplificazioni fiscali diventa legge

Il decreto semplificazioni fiscali è diventato legge a pochi giorni dalla sua scadenza, con novità e modifiche dell’ultimo minuto; tra i punti più importanti c’è la cancellazione della tassazione IRPEF sulle borse di studio di valore superiore agli 11.500 euro. L’intervento del Ministro dell’Istruzione Profumo è stato tempestivo; nel momento in cui i dottorandi e gli specializzandi sono scesi in Piazza alla notizia, la sua posizione contro il Governo è stata ferma e decisa ed ha portato ad un risultato positivo che farà tirare un sospiro di sollievo a tutti.

Per quanto riguarda le frequenze radiotelevisive, viene annullato il “beauty contest“, cioè l’assegnazione gratuita senza gara ma per “titoli” delle frequenze. Le frequenze liberate con il passaggio al digitale vengono quindi valorizzate e tra 4 mesi verranno messe all’asta con nuove regole precise che regolamentano la disciplina.

Fisco, proposto l’IMU BIS?

Probabilmente è solo una bufala, che il Governo si prepara a smentire, ma la notizia che potrebbe essere introdotto l’IMU bis è talmente credibile che ha già scatenato le polemiche. Dopo la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa e dopo aver definito l’entità  (quasi definitiva) e le modalità di pagamento della nuova tassa che andrà nelle casse dei Comuni, si torna a guardare al futuro, sempre più difficile, degli italiani.

La vera discussione non è però sull’eventuale introduzione di una nuova tassa (che se non sarà sulla casa, sarà su qualcos’altro) ma più che altro si concentra su quanto ora è certo; il pagamento dell’IMU. Da più parti si chiede infatti una revisione dell’odiata tassa sugli immobili, anche per via del fatto che le agevolazioni per chi ha situazioni particolari sono venute a meno e si rischia di gettare legna sul fuoco aggravando la posizione di intere famiglie.

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Aliquota IMU incerta da pagare in due o tre rate

Il Governo si sta dimostrando sempre più impreparato sull’IMU, anche se buona parte dei contribuenti sembra non accorgersene; la nuova imposta che andrà a sostituire l’ICI (ed in parte l’IRPEF) sembra aver chiarito solo un aspetto tra i tanti che preoccupano le famiglie italiane; la rateizzazione.

L’IMU potrà essere versato in due rate (con acconto a giugno e saldo a dicembre) oppure in tre rate (con un versamento intermedio a settembre, voluto dal PDL). La domanda sorge spontanea; perchè non si può versare l’IMU in una soluzione? Per il semplice motivo che Giugno è ormai prossimo (ricordiamo che la scadenza è il 18 giugno) e nè il Governo nè i Comuni hanno deciso quali saranno le aliquote definitive e si riservano il diritto di poterle cambiare “in corsa”, anche dopo che la prima rata sarà versata.

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Novità sull’IMU

Il dibattito si infiamma ed invece di chiarire i punti ci sono sempre più dubbi su quanto e come l’IMU peserà sulle famiglie italiane. Tante sono le novità di cui si discute ogni giorno, ma la questione principale è sempre e solo una, ancora senza soluzione; l’IMU è “giusto”? Sarà sostenibile per i casi limite che la crisi economica ha creato sul suolo italiano? Difficile a dirsi.

Mentre Alfano parla di graduare l‘IMU per andare incontro ai casi limite di cui sopra (chi è riuscito a comprare casa ad esempio ma è rimasto senza lavoro, oppure chi l’ha ereditata e si trova in una posizione contributiva debole) mentre Bersani ribatte con la vecchia proposta di un’IMU più leggero ed una tassa sui grandi patrimoni immobiliari (che non risolve comunque la questione). Poi novità anche sugli anziani, che non avranno alcuno sconto probabilmente per le case lasciate vuote dopo i ricoveri in ospizio per evitare che tutto finisca come sempre “all’italiana” con i soliti furbetti che se ne approfittano.

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IMU “su misura” per i casi particolari

Prima rata dell’IMU a Giugno, mentre si prepara il piano per la rateizzazione in 2-3 scaglioni. Queste le ultime novità in materia di IMU, mentre ufficialmente nessuno si è ancora pronunciato sulla sua possibile incostituzionalità.

Nell’emendamento vengono inoltre introdotti una serie di aspetti del tutto nuovi per il calcolo dell’IMU e per la “personalizzazione” della rata su misura per i soggetti; vi sono infatti tariffe diverse a seconda che vi siano persone non autosufficienti, oppure ad esempio nel caso di famiglie monoreddito o sulle case date in uso ai familiari. La rateizzazione sarà decisa probabilmente entro questa sera stessa e probabilmente questa terrà conto di situazioni particolari, per tendere una mano (una volta tanto) alle famiglie in difficoltà (anche se queste avrebbero preferito uno sconto probabilmente, piuttosto che una rateizzazione con magari anche gli interessi da pagare).

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L’IMU è davvero incostituzionale?

Probabilmente si. Anzi, incostituzionale è anche il vecchio ICI a quanto sembra. Era infatti solo questione di tempo che qualcuno, rileggendo la Costituzione Italiana, si soffermasse un attimo in più sull’articolo 53 che recita:

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività

Cosa vuol dire? Molto semplicemente la Costituzione Italiana dice che le tasse devono essere proporzionali alla capacità contributiva di un soggetto e sono soggette quindi ad un regime di progressione che non può prescindere dalla posizione sociale e dall’occupazione del contribuente.

Modifica al calcolo catastale

La riforma del catasto prevista tra qualche giorno promette di rivedere la situazione degli immobili in maniera radicale, uniformando gli importi dovuti con il valore degli immobili stessi. Attualmente abbiamo una divisione in vani; a seconda dei metri quadri dedicati ad un certo tipo di stanza si paga di più o di meno e la differenza arriva ad essere ingente paragonando certi tipi di vani. Con la nuova normativa invece vengono semplicemente calcolati i metri quadri totali della casa, senza distinzione tra camere, soggiorni e via dicendo. Il complesso algoritmo che promette di rivedere la situazione attuale farà si che il valore fiscale degli immobili corrisponderà il più possibile al valore di mercato; l’abitazione verrà considerata sotto un doppio aspetto, ovvero sia in termini di reddito che di patrimonio.

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IMU Agricolo e su seconda casa

Stangata IMU in arrivo, per le seconde case. In realtà la nuova tassa (che è poi il vecchio ICI, gonfiato e con un altro nome) riesce a far discutere tutti primo perchè è la reintroduzione di una tassa abolita dal precedente Governo, e secondo perchè con il suo ritorno questa è stata ritoccata per certe categorie.

La discussione è aperta sul settore agricolo prima di tutto con Coldiretti, Confagricoltura e Copagri che contestano la cifra di 224 milioni calcolata dalla pubblica amministrazione per l’IMU agricolo. Ci sono poi le famiglie italiane, che dopo lo sconto sulla prima casa vedranno la reintroduzione dell’odiata tassa (seconda solo al Canone Rai) e dovranno rifare i conti annuali in base al nuovo peggioramento della pressione fiscale.

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IMU per le case all’estero

Lo scorso anno gli affari sono andati bene e abbiamo deciso di acquistare una bella casetta all’estero. Oppure siamo dei pensionati che dopo anni e anni di lavoro ci siamo concessi il “lusso” di un appartamento a Parigi. COme comportarci con la nuova legge sull’IMU? L’imposta sulla casa é dovuta anche per abitazioni detenute all’estero? Oppure siamo esentati perchè le tasse le paghiamo già nel territorio dove si trova la casa? Vediamo di dare della risposte a queste ed altre ricorrenti domande che non pochi si pongono con il ritorno dell’ex ICI, in veste di IMU.

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