La deducibilità delle spese per i familiari portatori di handicap

Il caso dei familiari portatori di handicap va esaminato nel dettaglio per quel che concerne tutti gli aspetti fiscali e tributari: come previsto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir, più precisamente il primo comma dell’articolo 10), tutte le spese mediche e quelle per l’assistenza specifica nelle ipotesi di invalidità grave e permanente oppure di menomazione sono deducibili ai fini Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Nello specifico, si fa riferimento a quanto viene sborsato dai soggetti portatori di handicap che sono indicati dalla Legge 104 del 1992 (“Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).

Irpef: le detrazioni per i familiari a carico

I familiari a carico sono uno degli elementi che il contribuente deve tenere in maggiore considerazione quando si tratta di dichiarare i propri redditi; in effetti, sono previste delle specifiche detrazioni in tal senso, come previsto sin dal 2007 con la Legge Finanziaria di quell’anno. Quali aspetti vanno ricordati principalmente? Anzitutto, bisogna capire chi sono questi familiari a carico dal punto di vista tributario: l’elenco comprende il coniuge (non bisogna essere separati, né dal punto di vista legale né da quello effettivo), i figli (anche quelli riconosciuti, quelli affidati e quelli adottivi) e gli altri familiari (vi deve essere un legame di parentela dunque), a patto che siano conviventi con il soggetto dichiarante.

Familiari a carico: detrazioni e limiti di reddito

Un reddito, al lordo degli oneri deducibili, pari nell’anno di imposta di riferimento a non oltre 2.840,51 euro. E’ questa la soglia di reddito per un familiare a carico, che non deve essere superata affinché un contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi possa fruire di eventuali detrazioni fiscali tra quelle ammesse. Le detrazioni per i carichi di famiglia, inoltre, il Fisco italiano le concede anche ai contribuenti non residenti; il tutto a patto che, in accordo con quanto riporta l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2011, il contribuente nel Paese in cui risiede non goda di un beneficio fiscale che risulti essere assimilabile proprio a quello per i carichi di famiglia.

Inps: come funzioneranno le detrazioni per i pensionati

L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale sta ponendo in essere delle fondamentali collaborazioni con i Caf e i vari professionisti che beneficiano dell’abilitazione alla trasmissione dei vari modelli fiscali compilati dai pensionati: si tratta, nello specifico, delle dichiarazioni da compilare per ottenere le detrazioni di imposta relative ai familiari a carico. Queste stesse convenzioni sono rimaste in vigore anche il periodo 2010-2011 grazie all’ultima circolare pubblica dall’Inps una settimana fa, documento in cui si è provveduto a mettere in luce quali sono le modalità per la trasmissione tributaria in questione. Gli obblighi che competono a tali contribuenti si riferiscono, in particolare, all’acquisizione della dichiarazione che è stata resa dal pensionato per le detrazioni d’imposta, in modo da inviare poi i modelli all’Istituto. Volendo essere più precisi, si deve ricordare che queste detrazioni sono riconosciute a quei contribuenti che ne hanno comunicato in modo tempestivo tutte le varie variazioni e peculiarità.

 

Detrazioni 2010 coniuge e familiari a carico

Quando i familiari e/o il coniuge sono fiscalmente a carico di un contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi? Ebbene, la condizione fondamentale da rispettare al riguardo è quella che nel 2009 i soggetti considerati tali non abbiano concorso al reddito familiare con somme complessive superiori alla soglia dei 2.840,51 euro. Rispettato tale requisito il contribuente ha diritto per ogni familiare a carico alle detrazioni sull’imposta lorda che variano sia in funzione del soggetto, sia del reddito. Per quanto riguarda le detrazioni per i carichi di famiglia riguardanti il coniuge, l’importo varia in funzione del reddito ed è calcolato per quest’anno, quindi per il modello 730/2010, nella maniera seguente: è prevista una detrazione di 800 euro se il reddito complessivo 2009 si è attestato sotto i 15 mila euro; scende a 690,00 euro, in misura fissa, per redditi superiori a 15 mila euro ma non superiori agli 40 mila euro; ed è sempre di 690 euro per redditi superiori ai 40 mila euro e non superiori agli 80 mila euro.

Familiari a carico: ancora quattro giorni per l’avviso Inpdap

Il prossimo 13 novembre rappresenterà il termine ultimo per i dipendenti pubblici a riposo per presentare la dichiarazione 2009: si tratta infatti di una possibilità offerta dalla Finanziaria 2008, la quale ha stabilito per questa categoria di soggetti delle detrazioni d’imposta, a patto che siano state indicate le condizioni di spettanza nell’apposita dichiarazione. La proroga in questione è stata decisa dall’Istituto di Previdenza per i Dipendenti della Pubblica Amministrazione (Inpdap): la presentazione del documento si riferisce alle detrazioni fiscali a cui si ha diritto per i familiari a carico per il 2009. Il precedente termine era stato fissato per il 15 aprile, ma lo spostamento della data è stato provocato dal fatto che l’ente non ha ancora provveduto a iniziare alcun recupero. A chi spettano queste detrazioni? Il soggetto richiedente è il pensionato che ha familiari a carico con un reddito complessivo annuo non superiore ai 2.840,51 euro; se il limite viene superato nel corso dell’anno, allora il pensionato perde il suo diritto per l’intero periodo. Per familiari, in questo caso, si intende il coniuge, i figli, i nipoti in linea retta, i genitori, i figli adottivi, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle.

 

L’Agenzia delle Entrate chiarisce alcuni punti sul 730/2009

Non c’è dubbio che il modello 730 per la dichiarazione dei redditi abbia destato numerosi dubbi e perplessità nei contribuenti: molte difficoltà sono nate nella comprensione delle detrazioni da effettuare e nelle deduzioni. È proprio per questo che l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con una circolare ad hoc (per la precisione si tratta della circolare 18/E del 21 aprile), la quale ha portato maggiore chiarezza per quel che riguarda gli aspetti principali del modello 730. Elenchiamo ora quelli che sono stati i punti più interessanti affrontati dalla circolare. Anzitutto, molti dubbi erano sorti riguardo i familiari a carico residenti all’estero: come ha spiegato la stessa Agenzia, il contribuente che risiede fiscalmente in Italia e che corrisponde degli assegni alimentari per il sostegno dei familiari a suo carico e che sono invece residenti all’estero, può godere delle detrazioni d’imposta previste nell’ambito degli “altri familiari a carico”. In tal caso, però, egli deve provare che ha inviato le somme tramite la presentazione di un’apposita autocertificazione.