Novità modello unico 2012

Chi é obbligato a presentare il Modello Unico 2012? La dichiarazione in forma unificata deve essere presentata dai contribuenti tenuti alla presentazione di almeno due delle seguenti dichiarazioni: redditi, IVA, IRAP. Mentre il modello 730 si rivolge ai dipendenti ed ai pensionati, il modello UNICO permette la dichiarazione degli altri tipi di reddito per esempio il reddito derivante da arti o professioni o d’impresa. Ci sono poi casi in cui anche altre persone sono obbligate a presentare il modello Unico, perchè non hanno altra scelta. Ad esempio: non possono compilare il 730 coloro che sono rimasti senza lavoro, o comunque hanno in corso un rapporto di lavoro a tempo determinato la cui durata non copra almeno il periodo giugno – luglio. Il modello Unico é l’unica scelta anche quando si devono dichiarare i redditi di un contribuente deceduto, in questo caso gli eredi devono obbligatoriamente avvalersi del modello Unico.

Cedolare secca: la disciplina delle case a uso foresteria

Si è parlato tanto in questi giorni della cosiddetta cedolare secca sugli affitti, ma manca ancora un tassello per completare questo interessante quadro fiscale: si tratta delle case a uso foresteria e di quelle che vengono affittate a una società, a sua volta affittuaria. Cosa accade in queste ultime due ipotesi? Anzitutto, c’è da ricordare che l’inquilino non deve presentare un requisito soggettivo specifico, quindi esso può assumere le sembianze di una persona fisica, ma può anche essere una società o un’impresa. Quando la locazione si riferisce a una società che poi non utilizza in modo diretto l’immobile, ma lo affitta direttamente a uso residenziale a dei soggetti terzi, la cedolare secca non ha ragione di esistere, in quanto si tratta di una fattispecie per la quale essa va esclusa; l’Agenzia delle Entrate ancora non si è pronunciata a tal proposito, ma il motivo addotto per l’esclusione dovrebbe essere il mancato utilizzo del fabbricato come abitazione.

Emersione degli affitti in nero a Roma e Milano

Affitti in nero a Roma: l’evasione vale 272 milioni di euro all’anno in termini di maggiore Irpef versata, il federalismo fiscale promette di far lievitare i nuovi tributi incassati dai comuni fino quasi a raddoppiarli. 400 milioni di euro é invece la cifra che si otterrebbe annoverando anche il comune di Milano. Tanto potrebbe il gettito, complessivamente, nelle casse del comune di Roma e in quelle del comune di Milano tassando gli affitti sommersi con la cedolare secca al 20%. I dati emergono da un’indagine del Sole 24 ore, che riporta anche una classifica delle città con il maggior numero di affitti in nero.

Il Governo precisa alcuni punti relativi all’Irap

Il punto fiscale su cui il Governo dovrà concentrare la sua maggiore attenzione rimane sempre la riduzione dell’Irap: un’operazione di questo tipo comporterebbe uno sconto pari a 4 miliardi di euro, tramite la deducibilità dell’imposta per le imprese che contano fino a 50 addetti. La commissione Bilancio del Senato sta ora vagliando proprio un emendamento in questo senso, ma la soluzione più probabile è che si riproponga il testo in aula in più occasioni, dopo le necessarie correzioni. L’ipotesi ufficiale che circola in questi giorni rimane una: la decisione sul taglio dell’imposta verrà presa nel corso dell’esame della Finanziaria, probabilmente in seconda lettura alla Camera, quando ci saranno dei chiarimenti circa il gettito dello scudo fiscale.

 

Affitti in nero: si possono contrastare con la leva fiscale

Nel nostro Paese una buona fetta di affitti sono “rigorosamente” in nero con ricadute negative sulle casse dello Stato, ma anche con palesi distorsioni sul mercato privato dei canoni di locazione, caratterizzato oramai da prezzi oggettivamente inaccessibili per una quota sempre più elevata di studenti e di famiglie. Ebbene, in merito, Gianni Verga, assessore alla casa del Comune di Milano, nel corso di un incontro a Torino organizzato dalla Consulta Casa dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), ha presentato un pacchetto di proposte finalizzate proprio a rimettere in moto nel nostro Paese il mercato delle locazioni. Secondo l’Assessore del Comune di Milano, è necessario contrastare il fenomeno degli affitti in nero agendo sulla leva fiscale, garantendo la tracciabilità del canone di locazione e la trasparenza nei contratti di affitto. Ma come far emergere i tantissimi affitti in nero?

Contribuenti minimi: pronto il codice tributo per versare l’imposta sostitutiva

L’Agenzia delle Entrate ha predisposto il codice tributo attraverso il quale i contribuenti minimi, riguardo ai redditi da ricavi/compensi conseguiti lo scorso anno dall’esercizio dell’attività, potranno provvedere al versamento dell’imposta sostitutiva così come prevede il regime agevolato introdotto in via opzionale per alcune classi di contribuenti, con basso giro d’affari, con la Legge Finanziaria 2008. Il codice tributo per il versamento dell’imposta sostitutiva sui redditi, nella misura del 20%, è “1800” da utilizzare per i versamenti o per le compensazioni, rigorosamente con trasmissione telematica, con il modello F24; la messa a punto del codice tributo è susseguente alla pubblicazione della risoluzione numero 127/E, messa a disposizione dei contribuenti per la lettura sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate nella apposita sezione “Circolari e Risoluzioni”. A fronte del pagamento di una “cedolare secca” al 20% sulle tasse, i contribuenti minimi possono usufruire di tutta una serie di agevolazioni che può garantire anche risparmi di imposta non trascurabili rispetto al regime “classico”.