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Blitz del Fisco ligure nelle strutture mediche

Neanche gli studi medici e i poliambulatori possono dirsi al riparo dai controlli contro l’evasione fiscale, per lo meno nella regione Liguria: è infatti qui che la direzione regionale della nostra amministrazione finanziaria ha scelto di far partire l’operazione denominata “Dr. House”, una iniziativa tributaria piuttosto importante. In pratica, il Fisco locale ha posto sotto controllo i poliambulatori e tutti gli studi associati che sono specializzati nelle visite di tipo specialistico, nella diagnostica e perfino in ambito veterinario.

L’intento è abbastanza semplice da intuire, dato che gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate hanno voluto capire quanta evasione si annidasse in questo settore. Come al solito, in concomitanza con il blitz gli incassi di tutte le prestazioni sono aumentati in maniera esponenziale, tanto che si è registrato persino un picco pari al 100% rispetto all’ammontare totale delle giornate precedenti. Tra l’altro, si è anche proceduto con i controlli incrociati: i clienti hanno vista mantenuta la loro privacy e allo stesso tempo si è provveduto a rilevare le irregolarità per quel che riguarda l’emissione delle ricevute fiscali, fondamentali in questo come in molti altri comparti. Le incongruenze sono state purtroppo numerose, con i funzionari che hanno riscontrato molti aspetti contraddittori in relazione all’importo dei compensi che erano stati certificati e registrati nel corso del giorno di accesso e quelli di giornate simili.

Ovviamente non ci si è soffermati soltanto sul 2012, dunque l’annualità corrente, ma anche quelle precedenti, con delle differenze comprese tra i cinquanta e i settantacinque punti percentuali. La contabilità non è stata da meno, un elemento strategico per quel che concerne gli studi di settore, con diverse anomalie da correggere, una operazione che ha condotto a dei maggiori ricavi. In conclusione, non bisogna dimenticare le violazioni relative all’attività intramoenia, con le visite che venivano portate a termine, ma con la contemporanea comunicazione alla Asl competente di poche di esse.