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Sicilia a rischio default? Colpa degli sprechi

Che le amministrazioni locali e regionali non siano molto efficienti non è certo una novità. Gli sprechi sono sotto gli occhi di tutti da anni ormai e sembra però che nessuno si sia mai preoccupato troppo di cambiare la situazione, tanto che in Sicilia si è arrivati ad un caso limite.

I conti pubblici sarebbero talmente gravi che l’intera regione rischia un default; l’allarme, portato all’attenzione del Presidente Mario Monti, è stato smentito in parte dallo stesso Lombardo, che ha comunque deciso di dimettersi a seguito dello scandalo emerso.

Secondo Lombardo i conti della regione sarebbero si problematici, ma non tanto quanto i media stanno facendo credere. Le dimissioni, con effetto al 31 luglio prossimo, servirebbero comunque a garantire la democrazia, visto che si sarà poi chiamati a votare per scegliere il successore.

Tra gli scandali più grossi legati alla bufera che ha investito la Sicilia, vi è quello legato all’acquisto di due animali acquatici (due orche marine islandesi) avvenuto nel 1984. In quell’anno i due animali sono stato comprati per duecento milioni di lire, per poi essere mantenute “a distanza” al prezzo di sei milioni di lire al mese. L’acquisto sarebbe stato per un parco mai costruito, anche se poi le spese di manutenzione dei due animali sono state regolarmente corrisposte, gravando sui conti pubblici in maniera spropositata.

L’insieme di elementi come quello appena descritto avrebbe contribuito ad affondare la finanza pubblica, che ora, secondo la stampa, potrebbe costringere la Sicilia al default controllato.