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Riforma pensioni, rinviate le decisioni in materia di flessibilità

Uno degli uomini chiave in materia di riforma delle pensioni, al fine di garantire una maggiore flessibilità in uscita, è senza dubbio il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano.

Damiano si configura come promotore di diverse proposte destinate a garantire la flessibilità con le minori penalizzazioni. Il presidente ha dichiarato che ci si occuperà in concreto della riforma delle pensioni in occasione della prossima Legge di Stabilità. Il governo ha più volte affermato di voler intervenire sulla riforma Fornero in autunno ma Damiano intervenendo all’incontro di Cgil e Spi Cgil di ieri a Bergamo, ha evidenziato quanto le idee su come si dovrebbe intervenire siano ormai chiare per tutti.

Rispondendo ai quesiti dei partecipanti al convegno Damiano ha affermato che in ogni caso si dovrà intervenire per rimette in sesto il comparto previdenziale duramente penalizzato dalla riforma Fornero del 2011. Il presidente della Commissione lavoro ci ha tenuto, però, a sottolineare quello che già è stato fatto grazie al lavoro dei dem:

  • il governo ha accettato di mettere fine alle penalizzazioni per i lavoratori precoci fino al 31 dicembre 2017
  • le sei salvaguardie che sono intervenute a sostegno degli esodati
  • la settima salvaguardia in cantiere

Damiano sottolinea la necessità di un intervento decisivo che vada a modificare la Legge Fornero prima della fine dell’anno per consentire a tutti i pensionati che sono vicini alla pensione di poter uscire dal mondo del lavoro pagando una piccola penalità sull’assegno previdenziale. Il presidente della Commissione Lavoro, però, fa presente che la penalizzazione non deve essere tale da disincentivare le uscite anticipate al contrario di quanto propone Tito Boeri con la proposta di ricalcolo contributivo.