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Riforma pensioni: urgono correttivi per le donne

Senza ombra di dubbio sarà necessario intervenire al più presto con una riforma delle pensioni a partire dal 2016 al fine di evitare il presentarsi di tempi sempre più duri per le lavoratrici donne che desiderano avere accesso alla pensione dal momento che ci aspetta un aumento molto brusco dell’età pensionabile.

La principale novità in divenire per il nuovo anno è l’innalzamento di quattro mesi di tutti i requisiti necessari al raggiungimento della pensione di vecchiaia e della pensione anticipata.

Tale innalzamento, per le lavoratrici, si aggiungerà all’incremento dell’innalzamento dell’età pensionabile di dipendenti ed autonome che vedranno l’età per l’uscita dal lavoro alzarsi a 65 anni e 7 mesi per le prime e 66 e 1 mese per le seconde.

Per quanto concerne quest’ultimo punto, i requisiti di accesso sono in aumento ed è prevista una nuova età pensionabile per donne e uomini dal 1 gennaio 2016. Tutto quello che c’è da sapere sulla pensione di vecchiaia e anticipata INPS, per donne e uomini, è contenuto nella circolare n. 63 del 20 marzo 2015.

Un incremento, per le donne del settore privato, di quasi due anni e di oltre un anno per le lavoratrici autonome.

Se si considera che la sperimentazione dell’opzione donna dovrebbe vedere il suo stop definitivo al 31 dicembre 2015, non ci saranno molte possibilità per le lavoratrici di accedere alla pensione in un’età precedente a quella stabilità dalla normativa vigente.

Per la pensione anticipata saranno necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne anche se è confermato anche per tutto il 2016 e il 2017 il blocco delle penalizzazioni per chi accederà alla pensione anticipata prima dei 62 anni di età.