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Redditi lavoro e pensione: ecco come il fisco diventa giusto

Nel nostro Paese c’è una netta quanto palese e ben nota diseguaglianza nella distribuzione dei redditi. A “certificarlo” di recente è stata la Banca d’Italia con un’indagine da cui è emerso come il 10% delle famiglie italiane detenga poco più del 44% dell’intera ricchezza nazionale. Di conseguenza, per rendere il fisco italiano più giusto e più equo, salvaguardando i redditi da lavoro dipendente e quelli da pensione, ovverosia i redditi della maggioranza dei cittadini e delle famiglie italiane, occorre spostare il prelievo fiscale dalla tassazione alla fonte alle grandi ricchezze. Al riguardo, un documento della Cgil, dal titolo “Un fisco giusto per sostenere i redditi da lavoro e da pensione“, a cura di Agostino Megale, Beniamino Lapadula, Riccardo Sanna e Riccardo Zelinotti, traccia le linee guida sulla politica fiscale da adottare per spostare il peso del carico e rendere di conseguenza il fisco più giusto.

Le proposte centrali per attuare una nuova politica fiscale sono quelle che devono riguardare la lotta all’evasione fiscale, l’introduzione di un’imposta sulle grandi ricchezze, la revisione della tassazione sulle rendite e sulle transazioni finanziarie internazionali, ma anche la certezza di garantire il credito d’imposta per le imprese che vogliono innovare e vogliono investire nella ricerca e e nella formazione.

Allo stesso modo, occorre mettere al centro anche politiche e misure di sostegno ai giovani lavoratori ed agli studenti, ma anche detrazioni di imposta a valere sui redditi conseguiti nel 2009, e la riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a partire dall’anno in corso. Per pareggiare le “ingiustizie” a livello fiscale, ed a carico dei lavoratori e dei pensionati, il più grande Sindacato italiano chiede investimenti immediati, pari ad un punto e mezzo di prodotto interno lordo per lasciare 500 euro in tasca in più ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati entro il prossimo mese di marzo, e poi introdurre in via strutturale una diminuzione delle tasse pari in media a 100 euro mensili per ogni pensionato e per ogni lavoratore a reddito fisso.