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Prelievo sui conti correnti: per il momento siamo salvi

Si è concluso da poche ore il Consiglio dei ministri convocato per decidere le misure anti-crisi. La riunione era stata sospesa per qualche minuto, sembra che sia stato il premier Silvio Berlusconi a sollecitare qualche momento di riflessione. I risparmi degli italiani sono al sicuro, “Nessun prelievo sui conti correnti” hanno precisato alcuni ministri ai giornalisti, Tra le misure invece sono contemplati incentivi al Sud e ai giovani disoccupati, dismissione dei beni pubblici, liberalizzazioni. Il Consiglio dei Ministri convocato in via straordinaria, ha esaminato un complesso di misure urgenti a sostegno della economia italiana a causa del contesto in piena austerità per vagliare misure di aiuto e di impulso all’economia.

In questi giorni si era parlato addirittura di un prelievo forzoso sui conti correnti dei risparmiatori e il web aveva reagito con il panico su siti e forum. La discussione é immaginabile: é giusto toccare i conti correnti, i risparmi di una vita? A quanto potrebbe ammontare il balzello? Si è trattato solo di un “incubo”, dal quale però non é facile destarsi e lo spettro di questo prelievo aleggia ancora.

Io credo che il prelievo forzoso non si farà proprio perché se n’è già parlato. Amato nel 1992 lo fece nella maniera più efficace ovvero senza preavviso – ha detto ai giornalisti di Tiscali Mario Comana, professore ordinario di economia degli intermediari finanziari alla Luiss Guido Carli -. Sarebbe una ‘sciocchezza’ colossale perché trasmette sfiducia anche nei confronti dei depositi bancari senza che le banche ne siano responsabili. Aggiungo che sarebbe anche una decisione iniqua perché non c’è una correlazione tra capacità contributiva e disponibilità sul conto corrente e questo violerebbe il principio costituzionale che le tasse devono essere proporzionali alla capacità contributiva. Se davvero si vuole colpire la ricchezza dei cittadini molto meglio una patrimoniale ben fatta ovvero una patrimoniale che colpisce in funzione della capacità contributiva delle singole persone.