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Paradisi fiscali: adesso tocca a San Marino

Sebbene San Marino sia nella White list per l’Ocse, dopo aver firmato oltre 20 accordi per lo scambio di informazioni, per l’Italia, Roma considera non collaborativi tutti i paesi con i quali non c’è un accordo contro le doppie imposizioni, anche se tra i due paesi è stato siglato quello sullo scambio di informazioni. Da oggi, in base a un regolamento attuativo che contiene norme di contrasto alle frodi fiscali, i soggetti con partita Iva che hanno scambi sia in entrata che in uscita con San Marino, devono comunicarlo alla agenzia delle entrate, fornendo i dati identificativi dei soggetti con i quali effettuano l’operazione.

Mi riservo di valutare con i tecnici il contenuto del provvedimento di cui avevamo esaminato le linee nei giorni scorsi – ha sottolineato il segretario alle Finanze, Gabriele Gatti – Osservo, tuttavia, che fra San Marino e l’Italia esistono già accordi per la comunicazione di tutte le operazioni commerciali.

I soggetti dovranno comunicare i dati dell’operazione con cadenza mensile, mentre chi ha operazioni per un volume d’affari inferiore a 50.000 euro potra’ inviare telematicamente i dati ogni tre mesi. Al fisco dovranno essere inviati documenti on-line da tutti contribuenti e società con partita Iva che hanno affari con San Marino una comunicazione mensile. Nei documenti gli estremi dei soggetti con i quali si effettua l’operazione (Partita Iva o Codice identificativo), date e importi.
Dal 2006 al 2008 acquisti e vendite da e per San Marino di pc, cellulari, hi-fi hanno superato anche del 50% i volumi degli scambi tra Italia, Spagna e Regno Unito.

La Gdf ha in corso un piano di 500 verifiche sul territorio nazionale. Finora 42 gli imprenditori denunciati, per oltre 400 mln di redditi evasi.

Il vantaggio è del tutto evidente – spiegano gli investigatori -. Le merci, solitamente beni di largo consumo, che vengono immesse in consumo in Italia dopo aver percorso la filiera della frode carosello, sono offerte a prezzi competitivi per l’Iva non versata al Fisco, sbaragliando la concorrenza delle imprese leali e legali.