Cosa bisogna sapere sulla tassazione delle criptovalute in Italia

Le criptovalute sono tassate in Italia?

Sì e no. Il portafoglio di criptovalute non viene considerato reddito imponibile, per la mancanza di natura speculativa. Ma una volta che l’ammontare totale del portafoglio supera i 51.645,69 euro per una settimana consecutiva, viene considerato plusvalenza con una tassazione del 26%.

In attesa di interventi politici (una nuova legge è in discussione), l’Agenzia delle Entrate si è dimostrata piuttosto riluttante ad esprimersi in materia, ma alcune risoluzioni sono comunque state prese per “mettere una toppa.” Nello specifico, la risoluzione n. 72 /E/2016 ha stabilito quanto si diceva sopra sulla tassazione delle criptovalute, e viene poi citata più avanti nella risoluzione 788/2021.

tassazione delle criptovalute

Fisco, arriva la stretta da parte del Governo

L’ultimo strumento che verrà usato per provare a contrastare il più possibile l’evasione fiscale è ormai alle porte. Stiamo parlando della grande novità che verrà lanciata da parte del Fisco, ovvero un nuovissimo sistema di incrocio di banche dati.

Costo orario medio del lavoro, le differenze tra Italia e il resto d’Europa

Nel corso del 2021, il costo orario medio del lavoro in tutta l’economia è stato oggetto di una stima ben precisa, ovvero pari a 29,1 euro all’interno della zona UE, toccando invece il 32.8 euro nella zona Euro. Si tratta di un dato che ha subito un incremento in confronto a quanto era stato rilevato nel corso del 2020, con i valori che, rispettivamente, erano pari a 28,6 e 32.4 euro.

Bonus Renzi, ecco cosa accadrà con la nuova riforma fiscale

Sta per arrivare la riforma fiscale del 2022 e, di conseguenza, ci si aspetta delle conseguenze in busta paga. In modo particolare, a incidere sarà senz’altro il Bonus Renzi che sarà oggetto di apposite modifiche e di adattamenti e che funzionerà in modo diverso rispetto alle detrazioni che spettano a tutti i contribuenti.

Assegno unico figli, ecco come è cambiata la situazione

Proviamo a dare uno sguardo all’introduzione del nuovo sistema che riguarda l’assegno unico figli, che è stato da poco introdotto in via ufficiale. Ebbene, l’assegno unico spetta a tutti quei nuclei familiari che hanno quantomeno un figlio minorenne a carico. Può essere incassato anche dalle future mamme a partire dal settimo mese della gravidanza.

Per quanto riguarda le famiglie che hanno i figli maggiorenni, fino ad un’età pari a 21 può essere ottenuto l’assegno unico, ma solo se seguono dei corsi di formazione professionale o scolastica, oppure vanno all’università. Oppure, l’assegno unico figli viene erogato anche se questi ultimi sono maggiorenni e lavorano, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui il loro reddito non vada oltre la soglia pari a 8000 euro all’anno.

Fisco, fattura elettronica: ecco cosa sta cambiando

Il Governo ha tutta l’intenzione di lanciare la fattura elettronica, ma non solo. Tra le varie riforme che potrebbero vedere a breve il via libera troviamo anche il pos come strumento obbligatorio per tutti gli esercenti. In questo modo, l’obiettivo è chiaramente quello di dichiarare guerra una volta e per tutte all’evasione fiscale.

Con la fattura elettronica, però, il risvolto della medaglia è che sono numerose i dati e le informazioni su tali esercenti che finiscono in mano all’Agenzia delle Entrate. Ed è abbastanza facile intuire come uno dei principali pericoli è rappresentato dal fatto che si possa verificare un fenomeno di data breach.

Decreto Fisco, ancora un mese per il pagamento delle cartelle sospese

Arrivano notizie particolarmente interessanti da parte della Commissione Finanze del Senato, che ha dato il suo ok a due riformulazioni del Governo. Il voto che riguarda queste proposte di modifica, però, sta continuando in maniera piuttosto complicata, per via del fatto che l’opposizione sta mettendo in atto una vera e propria manovra ostruzionistica.