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Le regole di Basilea 3 rimandate ad aprile 2013

Inizialmente era stato previsto per Gennaio l’assoggettamento per gli istituti di credito ai requisiti previsti dalla direttiva Basilea 3. Tuttavia le nuove norme per irrobustire le banche dovrebbero essere vincolanti a partire da Marzo – aprile per definire gli ultimi dettagli tecnici.

Determinante per il rinvio del varo della normativa è stato soprattutto il no esplicito all’adesione da parte delle banche americane, visto che le norme troppo stringenti in materia di capital core non erano state giudicate attuabili in quanto gli istituti di credito sono ancora alle prese con la crisi e con il pericolo fiscal cliff, ancora non del tutto scongiurato. In quest’ottica anche gli istituti europei hanno richiesto a gran voce il rinvio visto che non era pensabile di distorcere in tal modo la concorrenza avendo due normative differente, e non correlate, a livello mondiale. In pratica gli istituti europei, dovendo aderire a quanto previsto da Basilea 3, sarebbero stati notevolmente penalizzati rispetto al resto del mondo dove operavano regole differenti.

Soddisfatti i big del credito italiano che nonostante il rinvio prevedono comunque mesi bui dovuti all’instabilità politica ed alle difficoltà nell’erogazione del credito che ancora permangono. Anche le banche degli altri paesi europei hanno visto di buon occhio il rinvio, e si capisce anche il perché. Da uno studio condotto dalla Boston Consulting group è stato infatti calcolato che le nuove regola patrimoniali comporterebbero costi aggiuntivi per circa 464 miliardi di euro per tute le banche coinvolte, di cui 256 miliardi riguarderebbero gli istituti europei.

Infine il wall street journal riporta la notizia che le autorità europee seguono da vicino il caso dei supervisori nazionali che hanno scoraggiato il trasferimento di fondi da parte delle banche nei paesi considerati a rischio. Il caso dovrebbe riguardare soprattutto banche francesi e tedesche ma anche in Italia Unicredit ha ricevuto l’ordine da parte di Bafin (autorità tedesca) di non prendere più liquidità dalla sua controllata.