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Irlanda: beni artistici per la compensazione fiscale

L’Office of the Revenue Commissioners, l’Agenzia delle Entrate irlandese, e l’arte non sono mai stati così vicini come in questo momento. In effetti, l’amministrazione finanziaria di Dublino ha introdotto una novità di rilievo per quel che riguarda la propria attività di riscossione; per la prima volta, oltre alle consuete voci come le imposte sui redditi, l’Iva e i vari profitti, è apparso anche il bene artistico ed il motivo di tale scelta è piuttosto semplice da spiegare. Tutti i quadri, i documenti storici, le sculture e altri oggetti di rilievo artistico possono essere ceduti dai contribuenti che ne sono proprietari al Fisco come veri e propri sostituti delle tasse dovute; questi tesori, quindi, vengono a costituire una sorta di compensazione tributaria innovativa, una mossa che ha anche l’obiettivo di sostenere l’economia nazionale, così duramente provata dall’ultimo terribile anno.


Il funzionamento è chiaro: quando il contribuente irlandese decide di optare per la vendita allo Stato di un bene artistico di cui è in possesso, può sfruttare le proprie tasse per la relativa compensazione. Nell’ipotesi, invece, di un credito esaurito, allora si torna a pagare normalmente. In questo caso c’è una commissione speciale che valuta tutte le cessioni all’erario: è ovvio che occorre assegnare un valore ben preciso in denaro a questi oggetti e dopo questa fase si assegna al soggetto un credito d’imposta. Quest’ultimo può essere di vari importo, fino all’80% del valore complessivo, il 100% non è possibile in nessun caso.

I funzionari dell’ufficio irlandese hanno comunque precisato che lo stesso non si trasformerà inesorabilmente in un concessionario di prestiti di ultima istanza, una delle critiche che è stata mossa al provvedimento. Resta comunque il fatto che le entrate del paese nordeuropeo sono calate fin troppo dal 2003 ad oggi: i debiti con l’amministrazione sono superiori ai due miliardi di euro, più spesso per ritardi nelle scadenze che per vera e propria evasione fiscale.