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Immatricolazioni auto UE: arriva nuovo modello F24

Anche nella settimana di Ferragosto non mancano in Italia le novità in materia fiscale. In data odierna, 10 agosto 2009, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha infatti firmato un provvedimento con quale viene modificato il nome e la finalità di utilizzo del modello F24 auto UE; il modello, infatti, anche al fine di includere anche altre tipologie di versamenti a mezzo F24 con dati non riportabili sul modello ordinario, non si chiamerà più “F24 Iva immatricolazione auto Ue”, ma “F24 Versamenti con elementi identificativi”. Con il nuovo modello, che quindi cambia look, si potrà così continuare a pagare l’imposta sul valore aggiunto (IVA) sull’acquisto di veicoli a livello intracomunitario, facendo però attenzione al fatto che nell’“F24 Versamenti con elementi identificativi”, rispetto a “F24 Iva immatricolazione auto Ue”, cambiano per alcuni campi le dizioni.

In particolare, i campi “codice tributo” e “tipo veicolo”, in virtù del fatto che col modello possono essere effettuati anche altre tipologie di versamenti, diventano più generici, mentre al posto del campo “numero telaio” nel nuovo modello c’è il campo “elementi identificativi”; in “F24 Versamenti con elementi identificativi”, inoltre, secondo quanto precisa l’Amministrazione Finanziaria con un comunicato, scompare la legenda riguardo alle moto, alle auto ed ai rimorchi. Contestualmente all’approvazione del nuovo modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”, il Provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate include altresì l’approvazione riguardante, ai fini della compilazione, le corrispondenti avvertenze.

Gli operatori commerciali, al fine di versare l’imposta sul valore aggiunto per gli acquisti di veicoli provenienti dall’Unione Europea, si troveranno quindi davanti un modello di versamento dell’imposta più generico rispetto al passato, visto che, ad esempio, il campo “sezione Erario” nel nuovo modello diventa “sezione Erario ed altro”; e ancora il campo “codice tributo” viene “compattato” e generalizzato in “codice”. Fino all’11 gennaio 2010, per le sole procedure informatiche on line che riguardano le Poste e gli istituti di credito, il vecchio modello, in attesa dei necessari adeguamenti tecnici, potrà comunque continuare ad essere utilizzato.

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