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Il settore delle costruzioni e un 2012 da dimenticare

Il 2012 molto probabilmente verrà ricordato come un anno nero per la vendita degli immobili e per tutti i settori collegati. Per quanto riguarda le compravendite l’Agenzia del Territorio ha stimato che le transazioni residenziali sono state circa 460 mila nel 2012 contro le 603 mila del 2011, un dato che sicuramente fa riflettere.

L’analisi di Prometeia San Paolo va ancora più nello specifico quantificando in 23 punti percentuali il calo degli investimenti degli ultimi 5 anni nel settore delle costruzioni. A pesare sopratutto sul dato negativo sono le costruzioni residenziali, mentre buoni segnali si hanno, grazie soprattutto ai nuovi incentivi varati dal governo, nel campo delle ristrutturazioni arrivati ad essere quasi un terzo dei lavori totali.

Secondo Luca Turri, vicepresidente di Federcostruzioni occorre ritornare ad investire nel settore delle costruzioni in quanto il ritorno in termini di occupazione è straordinario: ogni miliardo di euro investito si generano infatti circa 10 mila posti di lavoro, di cui 4 mila nell’indotto. Allo stato attuale la crisi ha invece devastato anche i settori collegati a quello delle costruzioni: Il calcestruzzo ha perso il 45 %, il settore del cemento il 22%, la progettazione è scesa addirittura agli stessi livelli del 1999.

Anche il settore delle ceramiche paga dazio con una consistente flessione, sebbene le aziende siano molto orientate verso l’export. Secondo Manfredini, presidente di Confindustria ceramica, a pesare in questo caso sono i costi energetici, in media del 30 % più elevati rispetto alla media europea. Occorrerebbe pertanto una politica energetica in grado di rendere strutturale gli incentivi forniti in materia di energia e risparmio energetico.

Tra le numerose  iniziative volte a tentare di  rilanciare il settore, vi sono quelle volte a facilitare l’accesso nel mondo dell’edilizia dei lavoratori di tutte l’età e non solo dei giovani, tempi più stretti nel pagamento dei debiti per il settore della pubblica amministrazione e portare a termine il piano città e i 450 progetti correlati.