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I possibili emendamenti al ddl Stabilità

Il Disegno di Legge sulla stabilità passa alla Camera ed iniziano a materializzarsi le prime modifiche al provvedimento. Occorrerà attendere l’esito degli incontri effettuati tra il premier Mario Monti ed i vari esponenti di Governo, ma sembra che la strada sia già tracciata. In particolare dovrebbero da subito saltare le norme che prevedono un nuovo orario di lavoro per i docenti ( l’orario dovrebbe salire alle 24 ore settimanali) e quelle che prevedono un nuovo sistema di tassazione del TFR ( eliminando di fatto la clausola di salvaguardia e aumentando quindi la tassazione del trattamento di fine rapporto).

Sul punto del taglio delle detrazioni fiscali, e della conseguente retroattività di tali norme, il ministro Vittorio Grilli è al lavoro per proporre un’alternativa. In particolare non potrebbero essere toccate le aliquote e si potrebbe parametrare la misura dello “sconto fiscale” all’ISEE familiare. Non sembrano invece esserci delle alternative all’aumento di un punto percentuale Iva, che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2013. In questo caso si punta a fare un riepilogo nei primi mesi del 2013, per verificare se vi sia o meno la disponibilità finanziaria in grado lasciare immutate le aliquote Iva.

Anche sul punto della detassazione delle pensioni di guerra il Governo sembra orientato a fare dietrofront. Il punto resta comunque quello di trovare le risorse necessarie. L’operazione Irpef garantisce infatti maggior gettito  per circa 4 miliardi di euro, di cui solo 1,4 miliardi di euro per quanto riguarda il taglio delle detrazioni fiscali. 800 milioni di euro devono invece essere reperiti al fine di scongiurare l’aumento dell’Iva, la tassazione di TFR e pensione di guerra e l’aumento dell’orario di lavoro degli insegnanti. Senza contare che sono in lista di attesa numerose richieste da parte di alcuni ministri. Vi è infatti da risolvere il nodo esodati ed il ministro Fornero chiede anche che venga irrobustito il fondo per le politiche sociali.