Home » INAIL » Durc e sanatoria immigrati: gli ultimi chiarimenti

Durc e sanatoria immigrati: gli ultimi chiarimenti

C’è una novità importante per quel che riguarda il Documento Unico di Regolarità Contributiva (meglio noto con l’acronimo Durc) in relazione alla sanatoria degli immigrati: in effetti, come ha comunicato in maniera opportuna la Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili (Cnce), questa stessa regolarità non sarà sottoposta ad alcun tipo di accertamento per l’azienda nel suo complesso, ma soltanto in merito ai dipendenti che dovranno essere effettivamente regolarizzati. Che cosa prevede nello specifico questa sanatoria?

In pratica, il datore di lavoro ha l’obbligo di sistemare i rapporti lavorativi, al fine di mettere in evidenza quelli che sono gli aspetti retributivi, fiscali e contributivi per un periodo di tempo che deve essere almeno pari a sei mesi. Riguardo all’ambito contributivo, vi sono vari modi per perfezionare gli adempimenti, vale a dire la consegna dei bollettini Mav (pagamento mediante avviso) per i domestici, ma anche la consegna Uniemens per i dipendenti non agricoli e la consegna Dmag (Dichiarazione trimestrale della manodopera agricola) per i dipendenti del settore primario. Il rinvio al Durc ha determinato degli obblighi e delle necessità che sono andate a coinvolgere anche i soggetti non direttamente interessati dalla sanatoria, come evidenziato in un’apposita circolare dall’Inps.

Di conseguenza, sono stati introdotti nuovi requisiti di ammissione, i quali non era stati inizialmente previsti dalla normativa originaria, ma si è anche creato un problema di diversi trattamenti per quel che concerne situazioni dello stesso tipo. È proprio per tutti questi motivi che il Cnce, l’Inps e l’Inail hanno deciso di comune accordo di introdurre una procedura di verifica differente in relazione alla regolarità contributiva. Questo vuol dire che gli sportelli unici provvederanno ad acquisire il Durc d’ufficio, andando a sfruttare il canale delle agevolazioni. La regolarità di una determinata azienda sarà valutata in riferimento alla presentazione delle denunce integrative per il lavoratore regolarizzato con un totale di ore denunciate identico a quello contrattuale.