La manovra finanziaria si abbatte sulle pensioni

Non c’è accordo sulle pensioni tra il Pdl e la Lega nonostante una prima intesa che si era raggiunta durante l’incontro ad Arcore. La manovra anti-crisi, ora punta il mirino sulle pensioni. Finora i lavoratori con 40 anni di versamenti potevano continuare ad andare in pensione senza la necessità di raggiungere un’ età minima. Questo non é stato modificato. Ma dal 2012 serviranno 40 anni di lavoro effettivo, al netto del riscatto della laurea e del servizio militare, mentre prima questi anni potevano essere aggiunti. Una manovra su cui sono stati elevati “Dubbi di costituzionalità” appunto per la norma relativa al servizio di leva per una palese discriminazione di genere e di condizione.

Niente contributo di solidarietà e tassa sull’evasione

Il vertice con la Lega ha sancito importanti modifiche al provvedimento di correzione dei conti. Ad Arcore, Berlusconi e Bossi, durante un incontro durato sette ore, dalla manovra da 45,5 miliardi scompare definitivamente il contributo di solidarietà e anche la tassa sull’evasione. Il contributo di solidarietà, ricordiamo, nella pratica conteneva un aumento della pressione fiscale per i redditi superiori a 90.000 euro (unica categoria che sarà tassata sarà quella dei parlamentari), la seconda (la tassa sugli evasori, cioè la tassa su coloro che non pagano le tasse), invece, era a tutti gli effetti una patrimoniale retroattiva, ovvero l’oggetto a cui si riferisce è il patrimonio su cui non sono state pagate le tasse, in pratica un metodo per usare il patrimonio come strumento di calcolo.

I ricchi in Italia pagano già molte tasse

In America alcuni plurimilionari hanno espresso la volontà di pagare più tasse in virtù di servizi sociali migliori e per affrontare al meglio la crisi economica del sistema. Gli ultimi a dire che sarebbero disposti a pagare più tasse, sono stati i super ricchi della borsa di Parigi, che dalle pagine del Nouvel Observateur hanno chiesto a Sarkozy di pagare “un contributo eccezionale” per dare una mano al paese. Tra i firmatari compaiono i numeri uno di L’Oreal, Total, Société Générale, Danone, Air France e altri supermanager.

Soppressione INPS, Inail, provincie

Comuni e Province sono gli enti che per primi si confrontano con i cittadini, ne ascoltano le esigenze e cercano, sulla base della precisa realtà in cui vivono, di dare loro risposte. Gli enti locali conoscono la vita di quel territorio e probabilmente sono i più idonei a comprenderne le necessità. D’altra parte l’eccessiva spesa, le “poltrone inutili”, come vengono spesso definite da chi preferirebbe una minore spesa senza un’abolizione totale degli enti locali. Provincia, Prefettura ma anche Inps, Inail, Ufficio scolastico provinciale, Motorizzazione civile e Camera di Commercio sono gli enti probabilmente destinati a soppressione dopo il decreto legge numero 138 del 13 agosto 2011 emanato dal governo e contenente la norma che abolisce gli enti con meno di 300mila abitanti e i comuni d’Italia con popolazione al di sotto dei mille abitanti.

Marcegaglia: occcorre agire su Iva e pensioni, no al contributo di solidarietà

Il numero uno di Confindustria in un’intervista al ‘Messaggero’ chiede modifiche al dl per favorire la crescita e boccia l’ipotesi di tassare i capitali scudati e anche quella di uno scudo-bis. La presidente di Confindustria per la quale “il problema di oggi non è cambiare il governo, ma fare le cose che servono”. La presidente sottolinea che, nonostante i tanti errori l’Italia é un Paese grande e che con questo provvedimento (la recente manovra finanziaria) é stato evitato un burrone, propone però delle modifiche o quantomeno, degli aggiustamenti.

Agevolazioni tasse terremotati sospese?

La manovra finanziaria é al centro delle polemiche di questi giorni e continua a scaldare gli animi dei contribuenti, preoccupati sui nuovi possibili balzelli che si dovranno pagare, presto o tardi. Nessuno però sembra abbia notato che nella manovra non viene fatto alcun cenno alla situazione dei terremotati dell’Abruzzo. Nella Gazzetta ufficiale del 17 agosto, dove è riportato il testo del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, la cosiddetta manovra finanziaria 2011, non c’è nessun riferimento alle tasse sospese dopo il terremoto. Un colpo durissimo per l’economia di una città e un territorio che non si sono ancora del tutto ripresi dalla catastrofe che li ha colpiti non molto tempo fa.

Marcia degli Onesti contro gli evasori

Niente sciopero fiscale o sciopero della spesa, come avvenuto in passato. Adusbef e Federconsumatori, a seguito dell’approvazione della nuova manovra finanziaria da 45 miliardi di euro, hanno reso noto che per il 15 settembre prossimo hanno organizzato la “Marcia degli Onesti” contro gli evasori fiscali, nelle principali città italiane. La marcia culminerà nello stesso giorno in un sit in finale, davanti a Montecitorio, a partire dalle ore 11; il tutto affinché i cittadini e contribuenti onesti, sempre più con le tasche vuote, possano riempirle con i soldi che gli evasori per anni nel nostro Paese hanno scippato. Con la “Marcia degli Onesti“, tra l’altro, Adusbef e Federconsumatori chiedono che finalmente coloro che hanno rimpatriato i capitali, i cosiddetti capitali scudati, paghino il 20% di tasse e non quel risibile 1-2% attualmente proposto che si legge sui giornali.

Tassa sui capitali scudati, la proposta del PD

Il Partito democratico ha proposto al governo di introdurre nella manovra economica una disposizione che tocchi i capitali scudati. Di cosa si tratta? Dovremmo tornare un po’ indietro nel tempo e parlare di scudo fiscale. Si tratta di una tipologia di regolarizzazione in materia tributaria e penale simile ad un condono perché inibisce l’azione penale e di accertamento tributario. La condizione perchè questo “condono” fosse realizzato era il rientro dei capitali in Italia. Ha sanato solo pochi mesi fa alcuni comportamenti irregolari effettuati dai contribuente riguardo alla produzione e detenzione di capitali detenuti all’estero derivanti da redditi non denunciati e presumibilmente imponibili.

La manovra è legge, le polemiche

La legge di bilancio passa con 314 voti a favore, 280 contrari e due astenuti. Il presidente Napolitano la promulga. La prima misura a scattare sarà la reintroduzione dei ticket sanitari, che ricordiamo ammonteranno a 25 euro sui ricorsi impropri al Pronto Soccorso (i cosiddetti codici bianchi, ovvero quelle assistenze pronto soccorso per le quali sarebbe stato sufficiente ricorrere al medico di famiglia) e dieci sulle visite specialistiche. Un contributo che fa gridare allo scandalo tutta l’opposizione, che non si smentisce e continua a chiedere le dimissioni del governo. Il Partito democratico propone di depennare dalla manovra questa legge sul pronto soccorso, sostituendo il gettito previsto con dei tagli al costo della politica.

Superbollo 2011, nuova tassa per i SUV

Arriva una nuova tassa promossa dal Governo, ribattezzata da molti come “superbollo 2011” sta suscitando parecchie polemiche tra coloro che possiedono un SUV. Proprio in questi giorni è stata proposta questa nuova tassa dedicata ai SUV e, in generale, alle “auto potenti”, ovvero quelle che hano una una potenza superiore a 170 Cv (o 125 kW, come si legge nella bozza). Ciò significa che non saranno colpiti solo i SUV, sappiamo benissimo che esistono diversi veicoli di grossa cilindrata che saranno comprese in questa categoria.

Berlusconi: sarà impossibile tagliare le tasse

Chi si aspettava una riduzione delle tasse dovrà accantonare questa speranza. È lo stesso Silvio Berlusconi ad annunciare che a giugno è in arrivo una manovra finanziaria più consistente del previsto con un intervento di sistemazione dei conti e spese da rifinanziare che si attesterebbe intorno agli 8 miliardi di euro nel biennio 2011-2012. Tra le spese da finanziare obbligatoriamente, sottolinea il premier, ci sono le missioni internazionali all’estero e le assunzioni di una parte dei precari della scuola. Berlusconi quindi annuncia in un certo modo l’aumento della pressione fiscale sottolineando come non sia possibile, per nessun Paese d’Europa, in questo momento introdurre o pensare di introdurre una riduzione della pressione fiscale.

Stretta fiscale per le imprese di assicurazione

L’emendamento depositato ieri dal relatore Antonio Azzollini (Pdl) fissa al 10% la quota di indeducibilità delle variazioni delle riserve tecniche obbligatorie del ramo vita. Con il secondo acconto Ires 2010 le società di assicurazione dovranno quindi fornire all’erario non meno di 88 milioni di euro. La manovra inoltre stabilisce che le modifiche hanno effetto nella misura del 50% anche sul versamento del secondo acconto dell’imposta sul reddito delle societa’ da pagarsi il 30 novembre.

La norma – leggiamo nella relazione – determina un incremento di gettito quantificabile in circa 234 milioni di euro su base annua, determinato applicando alla variazione delle riserve tecniche obbligatorie del ramo vita la percentuale di indeducibilita’ prevista. In base all’andamento medio delle variazioni rilevate l’incremento delle riserve in questione e’ risultato pari a circa 42 miliardi di euro nel 2009.

Finanziaria: prima casa rimane esente da imposte

Il federalismo fiscale non toccherà la legislazione sull’imposta prima casa e portera’ probabilmente anche alla cedolare secca sugli affitti. La finanziaria ieri e’ stata per la prima volta presentata ufficialmente dal governo subito dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri in seduta straordinaria. La prima casa restera’ esente dall’imposta Ici quindi, come ha annunciato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti in una conferenza stampa a Palazzo Chigi e rispondendo a chi parla di costi del federalismo fiscale, sostenendo che il vero costo per l’Italia é non farlo.

La prima casa restera’ esente dall’imposta – ha affermato il ministro -. Ho sentito parlare dei costi del federalismo fiscale: il costo c’è se non si fa, se si lascia fuori controllo la finanza pubblica. Abbiamo avviato la simulazione su Provincie e Comuni, sulle Regioni non siamo pronti a dire cosa dare di fiscalita’ propria, lo sapremo a luglio.

Cinema: nuove disposizioni del Mibac per gli incentivi fiscali

Sono due i decreti del Mibac (il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) che hanno chiarito alcuni aspetti fiscali relativi al cinema italiano: per la precisione, questi due testi normativi hanno messo in luce le istruzioni del dicastero circa il bonus per gli investimenti da destinare alla proiezione digitale e alle attività di produzione e distribuzione delle opere cinematografiche. Tra l’altro, già nella Finanziaria del 2008 erano contenute alcune disposizioni in questo senso. Il primo decreto è quello che si riferisce all’agevolazione tributaria di cui possono usufruire le imprese cinematografiche che sono soggette a tassazione in Italia; in questo specifico caso, il credito d’imposta è pari al 30% degli investimenti totali per le varie apparecchiature e la formazione del personale. Il credito viene però concesso solamente se i lavori che vengono portati a termine riguardano opere di interesse culturale, film realizzati con poche risorse finanziarie e lungometraggi stranieri.