Cinque per mille 2010: via libera alle domande dei contribuenti

 Il 2010 apre le proprie porte agli adempimenti fiscali relativi alla quota di cinque per mille che i contribuenti italiani possono destinare. In effetti, è stata posta proprio nel corso della giornata di ieri la firma all’apposito Decreto che ha chiarito quali sono gli enti che possono usufruire del beneficio in questione, ma anche il modo con cui ci si può iscrivere e il riparto delle varie tipologie: sarà poi uno specifico compito dell’Agenzia delle Entrate quello di dar vita agli elenchi in cui figureranno i vari enti, operanti soprattutto nell’ambito dello sport dilettantistico e del volontariato. La modalità telematica è l’unica possibile per quel che riguarda la presentazione di queste stesse domande, quindi i soggetti interessati dovranno provvedere da soli in questo senso, oppure potranno avvalersi dell’operato degli intermediari autorizzati.

 

Le Entrate incontrano gli studenti: Fisco e Scuola arriva a Crotone

 Continuano in maniera proficua e con successo le visite tra gli studenti italiani e il progetto promosso dall’Agenzia delle Entrate come “Fisco e Scuola”. Questi ultimi giorni di aprile sono stati l’occasione per diffondere l’iniziativa della nostra amministrazione finanziaria in tre scuole di Crotone, grazie anche all’operato congiunto con la Direzione Provinciale del comune calabrese; in particolare, sono stati coinvolti l’Istituto Tecnico Commerciale Donegani, l’Istituto Tecnico Commerciale Lucifero e l’Istituto Tecnico Nautico Ciliberto, i quali hanno aderito al programma per diffondere in maniera decisa la cultura della legalità fiscale e della responsabilità civile per quel che concerne i giovani all’interno della società. Come è noto da qualche tempo, Fisco e Scuola punta soprattutto su un linguaggio semplice ed immediato per far breccia nelle menti più giovani.

 

Civis Lazio: assistenza via web agli intermediari

 Dal 14 gennaio ad oggi, grazie a Civis, il canale di assistenza agli intermediari, sono state portate a termine oltre 4.500 lavorazioni. A darne notizia è la Direzione regionale del Lazio dell’Agenzia delle Entrate, la quale in merito ricorda come Civis, il servizio di “Assistenza su comunicazioni di irregolarità”, permetta agli intermediari di abbattere i costi di spostamento, e quindi tempo e denaro, interpellando il Fisco direttamente via Web. Dall’attivazione del servizio sono pervenute nel Lazio complessive 4.629 richieste di assistenza; di queste, con una percentuale pari al 98%, 4.541 hanno ottenuto una risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate del Lazio. A livello provinciale, nella provincia di Roma gli Uffici del Fisco hanno risposto a 1.721 richieste conseguendo una percentuale di lavorazione pari al 96,2%.

Evasione fiscale: Entrate, Inps ed Equitalia fissano gli obiettivi

 Nella giornata di ieri, mercoledì 21 aprile 2010, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), la società di riscossione Equitalia e l’Agenzia delle Entrate, si sono riunite sul tema dell’evasione fiscale fissando, per la prima volta, un target comune e complessivo in merito agli incassi da evasione fiscale per quel che riguarda le tasse, le  imposte ed i contributi non pagati da conseguire nel corso del 2010. Ebbene, questo target è stato fissato a 16,6 miliardi di euro, ovverosia in rialzo del 20% rispetto alle somme complessive incassate da Entrate più Inps più Equitalia nel 2009; trattasi, tra l’altro, di un target e di un traguardo ambizioso se si considera che gli incassi da evasione dell’Inps nel 2009 sono cresciuti del 66% rispetto al 2008, mentre quelli dell’Agenzia delle Entrate, a 9,1 miliardi di euro, sono balzati lo scorso anno del 32%. L’incontro tra Entrate, Inps ed Equitalia ha portato non solo a definire il target di incassi 2010 da evasione, ma anche a tracciare degli obiettivi comuni nella lotta ai fenomeni evasivi attraverso sia un coordinamento a livello territoriale, sia anche mediante un’azione coordinata a livello centrale.

Tasse: aumentano quelle locali

 Le tariffe pubbliche sono aumentate negli ultimi dodici mesi del 3,9% in media. L’analisi é stata realizzata dall’Osservatorio dei prezzi e dei mercati sulla base dell’indice IPCA, ed evidenzia che nell’ultimo quinquennio le tariffe pubbliche sono cresciute del 15%, cinque punti percentuali in più rispetto al tasso ufficiale di inflazione. Nello specifico, analizzando i rincari, le tariffe postali sono rincarate di circa il 13%, le tariffe autostradali di circa il 15%, quelle ferroviarie del 26%, i trasporti marittimi di oltre il 38%. A questi aumenti però, si aggiungono i rincari dei prezzi amministrati locali, che in media segnano un aumento cumulato di oltre il 20% negli ultimi 5 anni.

Iva per servizi: nuove regole per Intra 12 e Intra 13

 Il sito dell’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la versione definitiva dei modelli denominati Intra 12 e Intra 13, i documenti fiscali riservati agli enti non commerciali per il versamento dell’Iva relativi agli acquisti intracomunitari; già da qualche giorno erano presenti online le bozze di tali modelli, ma a questo punto vi sono anche le specifiche tecniche per la trasmissione in via telematica degli stessi. L’invio elettronico potrà avvenire a partire dal prossimo 1° giugno. Tutta la modulistica, tra l’altro, è stata rivista in termini di presentazione grafica, soprattutto alla luce dell’introduzione del Decreto legislativo 18 del 2010, attuazione di alcune importanti direttive comunitarie proprio in materia di Imposta sul Valore Aggiunto. Il 2010 è stato infatti il primo anno delle nuove regole sulla territorialità dei servizi, tra cui, in particolare, l’esclusione degli enti commerciali dal novero dei soggetti passivi. Entrando nel dettaglio dei due documenti, occorre sottolineare che l’Intra 12 deve essere usato dagli enti non commerciali che non sono soggetti Iva, ma anche dagli agricoltori che hanno acquistato in via intracomunitaria beni che non superano il limite dei 10.000 euro.

 

Studi di settore e tutela del made in Italy

 Anche quest’anno, a causa della crisi finanziaria ed economica, per molti contribuenti soggetti agli studi di settore non sarà facile rispettare i criteri di congruità previsti da tale strumento; nel 2009, infatti, specie per i liberi professionisti, lavoratori autonomi, e le piccole imprese esportatrici, i ricavi sono nuovamente scesi ed i profitti o i compensi si sono ulteriormente ridotti. Anche per quest’anno il Fisco, in virtù di questa situazione, ha comunque deciso di mettere a punto per il 2010, a valere sull’esercizio 2009, lo strumento dello studio di settore con i correttivi anticrisi per venire incontro alle aziende ed ai lavoratori con partita Iva in apnea a causa delle difficoltà congiunturali. Ebbene, in virtù di questa novità annunciata nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate, ma ampiamente attesa ed in linea con le richieste delle Associazioni di categoria, la Cgia di Mestre ha effettuato uno studio al fine di rilevare quali settori dell’economia e quindi quali aziende abbiano sofferto maggiormente nel 2009 a causa della crisi.

Evasione fiscale 2010: indirizzi operativi Entrate

 Caccia ai finti enti non commerciali, e controlli più intensi a carico delle imprese di medie dimensioni. Sono questi alcuni degli indirizzi operativi dell’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale per l’anno 2010, che sarà tra l’altro caratterizzata da accertamenti che saranno sempre più mirati non solo su quei contribuenti non congrui ai fini degli studi di settore, ma anche su quelli congrui al fine di verificare, ai fini dell’applicazione dello strumento, la fedeltà dei dati dichiarati. Con la Circolare numero 20/E, emessa dall’Amministrazione finanziaria nella giornata di ieri, venerdì 16 aprile 2010, l’Agenzia delle Entrate invita i propri Uffici ad azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale ancor più mirate puntando non esclusivamente ad un incremento in termini numerici degli accertamenti e dei controlli. Negli indirizzi operativi vengono inoltre indicate come strategiche, come accennato, le attività finalizzate a dare la caccia ai finti enti non commerciali, ma anche i controlli a carico dei professionisti che aumenteranno anche avvalendosi delle indagini finanziarie.

Evasione fiscale: Lodi, Entrate scopre giro false fatture

 A Lodi la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha scoperto un giro di false fatturazioni che, a fronte di un imponibile sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) contestato per ben 5,2 milioni di euro, ha portato al recupero di ben un milione di euro di imposta. A darne notizia è la Direzione regionale Lombardia dell’Agenzia delle Entrate, svelando che in questo giro erano coinvolte tre imprese lodigiane del comparto del trasporto che effettuavano la registrazione di fatture inesistenti, applicavano la detrazione fittizia ed indebita dell’imposta sul valore aggiunto, e provvedevano a distribuire il conseguente ed altrettanto indebito guadagno ai rispettivi soci attraverso degli accrediti bancari. Al fine di scoprire questo giro di false fatture gli “007” del Fisco hanno avviato un’indagine molto impegnativa in quanto da un lato i bilanci delle società coinvolte sembravano a livello formale ineccepibili, ma dall’altro poi a seguito di uno studio minuzioso è stato scoperto il giro delle false fatturazioni.

Cessioni immobiliari: novità sul contenzioso fiscale

 L’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, 14 aprile 2010, ha emesso una importante circolare, la numero 18/E, con la quale vengono indicate agli uffici le linee operative in merito al contenzioso, anche per il passato, delle liti tributarie in materia di operazioni di cessione immobiliare nel caso in cui l’unico elemento a disposizione sia stato solamente lo scarto tra il prezzo dichiarato ed il valore normale. A tal fine, quindi, l’Agenzia delle Entrate, in materia di accertamento su reddito di imprese e di imposta sul valore aggiunto (Iva) per vendite di beni immobili, ha di conseguenza messo in evidenza come gli Uffici del Fisco debbano valutare l’abbandono del contenzioso, e quindi della lite tributaria, se l’unico elemento a disposizione del Fisco per l’accertamento sia quello sopra descritto.

Emilia-Romagna: Comuni Brescello e Castenaso diventano caccia-evasori

 Sono quelli di Brescello e Castenaso, in ordine di tempo, gli ultimi due Comuni della Regione Emilia-Romagna che sono diventati “caccia-evasori“. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dopo che i due Comuni citati hanno siglato il protocollo d’intesa che nei mesi scorsi, al fine di combattere l’evazione fiscale, hanno sottoscritto da un lato l’Amministrazione finanziaria, e dall’altro l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. E così, alla data di ieri, martedì 13 aprile 2010, i Comuni caccia-evasori nella Regione Emilia-Romagna sono aumentati di due unità salendo a quota 185: di questi, 31 si trovano in Provincia di Modena, 25 in Provincia di Piacenza, 24 in Provincia di Reggio Emilia, 22 in Provincia di Forlì-Cesena, sempre 22 in Provincia di Bologna. Agli ultimi posti della classifica dei Comuni caccia-evasori, in accordo con quanto ha reso noto la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna ci sono per il momento la Provincia di Ferrara con 18 Comuni, Ravenna e Parma 17 e la Provincia di Rimini, fanalino di coda, con soli 9 Comuni.

Entrate del Veneto: rinnovato il protocollo per Irap e Irpef

 La firma del protocollo d’intesa che ha avuto luogo nei giorni scorsi e che ha coinvolto l’Agenzia delle Entrate e la Regione Veneto ha assunto contorni molto importanti dal punto di vista della gestione in maniera congiunta dei principali tributi: in effetti, la convenzione tra le due parti in questione è stata sostanzialmente rinnovata per quel che concerne l’applicazione e la gestione dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive e dell’addizionale regionale all’Irpef. Di cosa si tratta per la precisione? L’accordo che stiamo esaminando prevede che l’amministrazione finanziaria presente nel territorio veneto curi nei minimi particolari e per conto della stessa Regione, tutte le fasi dell’assistenza e delle informazioni da fornire ai contribuenti in merito agli adempimenti fiscali che sono necessari per compilare correttamente le dichiarazioni dei redditi e per il relativo pagamento delle due imposte citate in precedenza.

 

Evasione fiscale: Liguria, aumenta l’adempimento spontaneo

 L’anno 2009 anche nella Regione Liguria si è chiuso con il boom di incassi derivanti dall’attività di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale; la crescita rispetto all’anno precedente è stata infatti pari al 43% per effetto di controlli più mirati ed efficienti, analisi più affinate e nuove soluzioni per il contrasto dei fenomeni evasivi che nello stesso tempo hanno fatto crescere da parte dei contribuenti, in virtù delle richieste di riscossione di maggiori imposte da parte del Fisco, il ricorso all’adempimento su base spontanea. Nel dettaglio, lo scorso anno sono stati incassati oltre 300 milioni di euro a fronte dei 212 milioni di euro del 2008, di cui ben 178 milioni di euro provenienti dalle attività di controllo conclusesi con versamenti diretti da parte dei contribuenti; tali somme, rispetto al 2008, sono cresciute del 93% rispetto ai 92 milioni di euro dell’anno precedente a conferma dell’aumento del ricorso all’adempimento spontaneo.

Evasione fiscale: Friuli Venezia Giulia, record incassi 2009

 Lo scorso anno, nella Regione Friuli Venezia Giulia, in materia di lotta e di contrasto all’evasione fiscale sono state recuperate somme superiori al record raggiunto sul territorio nell’anno 2008. A darne notizia il mese scorso è stata la Direzione Entrate della Regione Friuli Venezia Giulia, precisando che le somme recuperate, con un rialzo pari a ben il 24% rispetto al 2008, si sono attestate a 173 milioni di euro che portano, per il biennio 2008-2009, le somme da evasione recuperate ad oltre 310 milioni di euro. I risultati raggiunti nella Regione Friuli Venezia Giulia lo scorso anno, in accordo con quanto messo in risalto da Paola Muratori, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, sono stati frutto sia del processo di riorganizzazione territoriale dell’Amministrazione finanziaria, conclusosi nel febbraio scorso con l’attivazione della Direzione Provinciale di Udine, sia con l’adozione di nuove misure e di metodologie di intervento nel contrasto ai fenomeni evasivi che tengono sempre di più conto della realtà economica e territoriale.