Un triste classico all’Italiana è quello di permettersi lussi incompatibili con il reddito dichiarato; le situazioni che negli anni si sono sviluppate hanno dell’incredibile e si scoprono possessori di barche (di un certo livello) che secondo la dichiarazione personale non potrebbero permettersi neanche un’automobile e tanti altri casi “limite” come questo.
L’ultima notizia in merito riguarda un dentista di Roma, scoperto evasore fiscale per oltre 8 milioni di euro in cinque anni; la discrepanza tra tenore di vita e reddito dichiarato ha insospettito la Guardia di Finanza, che dopo l’avvio delle indagini non ha ottenuto risposte convincenti dal professionista riguardo le movimentazioni di soldi degli ultimi anni.
Il punto cardine della lotta all’evasione è proprio questo; l’Agenzia delle Entrate finalmente sviluppa ricerche sul tenore di vita legato al reddito e punta direttamente gli sforzi su quei casi incongruenti. Il fisco a tal proposito ha inviato ai contribuenti “sospetti” una lettera relativa al reddito 2010. In quest’ultima sono annotate le spese rilevate non compatibili con i redditi dichiarati.