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Riforma fiscale: Cisl, nessun governo l’ha mai voluta

La Cisl in materia di revisione del fisco non fa più “sconti”. Il Sindacato, infatti, vuole una riforma integrale, una revisione del sistema di prelievo che, in accordo con quanto dichiarato da Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, nessuno ha mai voluto fare. Il leader del Sindacato, nel corso del programma della rete Canale 5 “La Telefonata”, ha sottolineato come sia necessario allargare la progressività del prelievo fiscale, e come non sia più ammissibile che ci siano molti cittadini che dichiarano quanto e quello che gli pare e sovente, nonostante tutto, la fanno franca. Il principio della Cisl è chiaro, ed è quello che in materia di tasse chi ha di più debba versare allo Stato di più; l’idea, semplice ed efficace del Sindacato, si scontra tra l’altro con i dati più recenti relativi alle dichiarazioni presentate dagli italiani, dove i lavoratori dipendenti in materia di tasse pagate allo stato primeggiano, mentre molti liberi professionisti e piccole imprese dichiarano meno di un pensionato al minimo.

Fondamentale da questo punto di vista, secondo il segretario Bonanni, è sia la tracciabilità dei pagamenti attraverso conti correnti, carte di credito e Bancomat, sia la creazione di veri e propri “conflitti di interesse” che fanno del cittadino un vero e proprio “esattore” nei confronti dello Stato. Ad esempio, secondo Bonanni il consumatore deve poter andare dal medico, chiedere la fattura e scaricarla nella propria dichiarazione dei redditi.

Intanto, sabato scorso c’è stato il “Tax day” della Cisl che ha avuto un grande successo, e che secondo il Segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli, in virtù dell’adesione massiccia da parte dei cittadini, deve rappresentare per il Governo un vero e proprio campanello d’allarme. Secondo l’esponente del Sindacato la riforma fiscale non è più procrastinabile, e può essere messa in atto con azioni e misure efficaci di contrasto all’evasione fiscale finalizzate ad alleggerire il peso insostenibile a carico dei pensionati, dei lavoratori e degli imprenditori onesti.