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Regolarizzazione badanti e colf: a disposizione anche F24 cartaceo

Tra pochi giorni si aprono i termini di presentazione delle domande per la regolarizzazione delle colf e delle badanti; dall’1 al 30 settembre, infatti, i datori di lavoro potranno avvalersi della sanatoria sui rapporti di collaborazione in ambito domestico e di assistenza alla persona così come deciso dal Governo nelle scorse settimane. Nel frattempo, i datori di lavoro possono però già provvedere a versare il contributo per la regolarizzazione, pari a 500 euro per ogni posizione “sanata”, avvalendosi del modello F24; ebbene, il modulo può essere scaricato direttamente on line sia dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, sia da quelli dell’INPS, del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, e del Ministero dell’Interno. Inoltre, per chi non ha dimestichezza con Internet, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che presso gli Uffici dell’Amministrazione finanziaria, presso le sedi fisiche del gruppo Equitalia, presso le Poste Italiane, le banche e gli uffici dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, è possibile acquisire su richiesta il modello F24 cartaceo per il versamento del contributo di regolarizzazione.

Il modello da utilizzare è l'”F24 versamenti con elementi identificativi”; il pagamento può essere effettuato sia in via telematica, collegandosi on line ai servizi presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure in banca, alla posta o presso gli sportelli di Equitalia. Con il versamento del contributo, pari a 500 euro per ogni posizione lavorativa regolarizzata, non sono previsti oneri aggiuntivi, a carico del datore di lavoro, riguardanti l’operazione effettuata on line oppure allo sportello. Con una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, la numero 209 dello scorso 11 agosto 2009, l’Amministrazione finanziaria ha altresì provveduto a definire i codici da utilizzare per il versamento del contributo con il modello ‘”F24 versamenti con elementi identificativi”.

Ebbene, con il codice “REXT” vanno sanate le posizioni dei lavoratori extracomunitari, mentre con il codice “RINT” vengono fatte emergere le posizioni in nero di lavoratori comunitari o italiani. Per quanto riguarda invece la compilazione del campo “elementi identificativi”, occorre inserire il codice fiscale del lavoratore da regolarizzare o, se non in possesso, i primi diciassette caratteri di un documento di identità valido. In ogni caso, sui siti Internet sopra citati sono presenti sia le istruzioni di compilazione del modello ‘”F24 versamenti con elementi identificativi”, sia degli esempi utili per non commettere errori.

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