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Maxievasione, la fabbrica in nero

Ma la Mastrotto Group é un’azienda che produce l’un per cento della produzione mondiale di pelle e dove le Fiamme Gialle hanno scoperto ben 800 dipendenti irregolari. Ma anche tutti gli altri numeri sono sconvolgenti: 106 milioni di euro evasi, 1,3 miliardi di redditi occultati, un milione e mezzo di versamenti Irpef di contributi Inps non pagati perchè appunto i lavoratori erano in nero, tonnellate di pellame vendute in nero, per un valore intorno ai 10 milioni, per un totale di Iva evasa per due milioni. Un’azienda che é finita nel mirino delle fiamme gialle e che dovrà pagare per questa irregolarità. Irregolarità che per alcuni sono quasi “naturali” o “necessarie”, per sopravvivere in un Paese dove la tassazione raggiunge livelli altissimi rispetto agli altri Paesi, quasi il 50%, un vero e proprio salasso.

Se da una parte ci si schiera a favore degli evasori, giustificando il loro comportamento a causa dell’elevata, eccessiva, tassazione fiscale italiana, dall’altra chi difende la legge e intende continuare la battaglia contro l’evasione:

L’Italia non può permettersi – sottolinea Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – una classe dirigente che agisce con logiche da guelfi e ghibellini, mentre il Paese rischia di precipitare nel baratro, né si può continuare a colpire solo e sempre i “soliti noti”, lavoratori dipendenti, pensionati e famiglie numerose.

È l’ora di perseguire seriamente l’evasione fiscale – continua -, basterebbe risalire a chi acquista beni di super lusso come auto di grossa cilindrata, barche, ville da sogno, ecc.. attraverso strumenti già esistenti quali il registro delle immatricolazioni o l’elenco dei passaggi di proprietà, o uffici quali la motorizzazione. Troppi gioiellieri, professionisti, commercianti dichiarano al fisco redditi inferiori a quelli dichiarati dai propri dipendenti e posseggono beni non certo rapportabili agli introiti dichiarati. Per questi beni bisognerebbe elevare l’Iva anche per più di un punto percentuale. Lo stesso contributo di solidarietà non può non tenere conto del numero dei componenti del nucleo familiare.

1 commento su “Maxievasione, la fabbrica in nero”

  1. il segretario dell’Adiconsum parla solo perchè, come tutti i sindacalisti, conosce solo quello che gli fanno vedere e, da retribuito regolarmente tutti i mesi, non ha la più pallida idea di cosa vuol dire: sbattersi per portare a casa la pagnotta, tutti i giorni inventarsi il lavoro, ma sopratutto avere un socio che non fa niente, nel vero senso della parola, ma dal tuo lavoro, autonomo, si succhia più del 60%. Perchè non mettere mano alla tassazione diminuendola e poi combattere l’evasione duramente? Facendo così anche il sindacato, che è notoriamente il primo evasore, potrebbe mettersi in regola.
    perchè non fa ninete per le pensioni? chi ha iniziato a lavorare a 14/15 anni con le idee di questo governo, uno quanto deve lavorare?
    Cerchino di pensare alla gente e non ad arraffare il momento per il ruolo che hanno e poi tanto ci penserà qualcun’altro. Mi vergogno di essere italiano!!!!!!!!!!!!!

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