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Tumore e prevenzione: tassa su sigarette

I giovani dicono sì: l’American Journal of Public Health ha rivelato i risultati di un’indagine condotta su 300 under 25, la proposta sembra piacere ai giovani, difatti l’80% degli intervistati si è dichiarato a favore della cosiddetta ‘tassa della salute’, e tra essi inaspettatamente anche molti fumatori, segno che sono in molti a volersi liberare di questo vizio ma non ci riescono. In Italia si stimano oltre 250.000 nuovi casi di tumore ogni anno nelle persone fino agli 85 anni di età. Il fumo di sigaretta contiene numerose sostanze nocive che agiscono immediatamente o indirettamente (cioè con lente modificazioni nel corso del tempo) a livello dei bronchi. Il fumo é infatti la prima causa di tumore al polmone.

Un maschio che fuma ha 23 volte più probabilità di ammalarsi, mentre per le donne il pericolo è 13 volte maggiore – sottolinea il prof. Marco Venturini, presidente eletto AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica – . Ma il messaggio che dobbiamo trasmettere è che non è mai troppo tardi per smettere: se un tabagista cessa di fumare, il rischio di sviluppare la malattia si riduce progressivamente e dopo 10-15 anni le possibilità che si ammali sono identiche a quelle di una persona che non ha mai fumato. Ma la prevenzione è centrale anche per i tumori della pelle: se il ruolo del sole è controverso, non vi sono invece più dubbi sugli effetti dannosi delle lampade solari. Abbiamo volutamente accostato queste apparecchiature al fumo, per sottolinearne il pericolo.

E se qualcuno pensa di fumare solo un paio di sigarette al giorno e di non correre rischi si sbaglia: anche il livello minimo, la sigaretta ogni tanto od il fumo passivo, può innescare danni alle vie respiratorie e favorire così malattie come il cancro ai polmoni, lo sostiene una ricerca della Cornell University e del Presbyterian Hospital/Weill Cornell Medical Center (New York, USA) pubblicata su “American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine”. Lo studio ha evidenziato come alcuni geni, particolarmente vulnerabili all’azione del tabacco, fossero così alterati anche in chi di concedeva una sigaretta ogni tanto. Quindi una predisposizione personale: dipende da come reagisce l’organismo, per molti anche una sigaretta al giorno potrebbe essere nociva.