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Per Tremonti troppe tasse, servono tagli

La manovra che dallo stesso Mario Monti é stata definita Salva-Italia é sbarcata in Senato e dovrà essere approvata domani, sono circa 180 gli emendamenti presentati alle commissioni Bilancio e Finanze. Nello specifico l’Idy ha presentato 46 emendamenti, la Lega 60 e il Pd nessuno. Dopo che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha difeso l’esecutivo di Mario Monti dalle polemiche, anche il Rapporto Afo dell’Abi 2011-13 si esprime in merito al decreto: secondo le previsioni dell’associazione é prevista una riduzione del rapporto deficit-Pil a -0,1% nel 2013 e una riduzione del rapporto debito-Pil al 117,4%. Continuano però i dubbi da parte di vari esponenti politici.

E’ troppo sbilanciata dal lato delle tasse – sottolinea l’ex ministro dell’Economia Tremonti -. Un pensionato si ritrova bolletta, pieno di benzina, riscaldamento, casa, addizionali e tra poco anche l’Iva. Tutto questo è eccessivo. Il rigore poteva essere fatto soprattutto riducendo la spesa pubblica. Dal lato delle tasse è troppo sbilanciata su Iva, benzina, bolletta, casa, addizionali. Questo vuol dire che colpisce tutti e incide soprattutto dal lato basso invece che dal lato alto. Inoltre se il problema è la crescita il mio consiglio è di non partire dalle liberalizzazioni, dalle minime norme settore per settore ma di introdurre tutti insieme il principio di libertà in Costituzione.

L’ex ministro si é espresso anche in merito alla patrimoniale, dopo che lo stesso Monti ha sottolineato che non è stato possibile tassare la ricchezza familiare, a partire dai grandi patrimoni e non sarà possibile farlo per i prossimi due anni.

Come ha detto Monti c’è già da una parte ed e difficile farla dall’altra parte – ha aggiunto Tremonti -. Ha detto che la farà e che ci sono due anni per studiarla. Nel frattempo temo che ci siano effetti negativi, come fuga di capitali o altro. Credo che una patrimoniale per finanziare la spesa corrente non sia il massimo.In questo momento siamo soffocati da troppi vincoli, il problema è l’eccesso di regole e di burocrazia.