Chiodi ottiene proroga tasse per L’Aquila

“Io sono il Sindaco della città terremotata e voi, come me, siete tutti terremotati. Io penso che sia umiliante con i tanti problemi che abbiamo, che noi ogni sei mesi siamo costretti a scendere in piazza – si é rivolto alla popolazione aquilana il primo cittadino Massimo Cialente alla Villa Comunale -. Non è possibile che ogni volta che noi organizziamo una mobilitazione, da Roma arriva una carta che dice state tranquilli. E’ ufficiale. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha firmato poco fa l’ordinanza di proroga.Tale provvedimento andrà a coprire il lasso di tempo che va dalla scadenza attuale, fine novembre, all’entrata in vigore della Legge di Stabilità.

Tasse aquilani: sindaco organizza mobilitazione

Il sindaco Cialente lancia l’appello alla mobilitazione, perché la decisione del governo di non prorogare la restituzione delle tasse pesa su tutti i cittadini colpiti dal terremoto e avrà un impatto negativo sulla città, sostiene il sindaco. L’Aquila é fuori dal maxi-emendamento alla legge di stabilità approvato dal governo: niente rinvio delle tasse e  abbattimento del 60% degli importi da restituire. Il che significa dover rendere in un’unica soluzione le rate relative al 2011 sena rinvii e sconti per i terremotati de L’Aquila. Il  commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, mercoledì sera a Roma ha tentato di ottenere almeno l’abbattimento degli importi da restituire, ma sembra che nulla sia stato concesso.

L’Aquila riprende a pagare le tasse

A distanza di anni dal sisma che colpì la provincia aquilana, molte cose sono cambiate, ma ancora non bastano per far ripartire, a pieno ritmo, questa città devastata dal terremoto. Alcune attività commerciali stentano a riaprire, migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione, le famiglie sono alle prese con i conti da pagare. Inoltre a novembre si tornerà a pagare le tasse. Il sindaco Massimo Cialente ha lanciato l’allarme alcuni giorni fa, in occasione del convegno nazionale dell’Agenzia delle entrate a palazzo Silone e ha sottolineato che la questione della restituzione delle tasse sospese per il sisma di due anni fa sarà uno degli argomenti di discussione durante la seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale de L’Aquila, prevista tra alcuni giorni, precisamente lunedì 10 ottobre, quando si parlerà anche di attività produttive ed enti culturali.

Agevolazioni tasse terremotati sospese?

La manovra finanziaria é al centro delle polemiche di questi giorni e continua a scaldare gli animi dei contribuenti, preoccupati sui nuovi possibili balzelli che si dovranno pagare, presto o tardi. Nessuno però sembra abbia notato che nella manovra non viene fatto alcun cenno alla situazione dei terremotati dell’Abruzzo. Nella Gazzetta ufficiale del 17 agosto, dove è riportato il testo del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, la cosiddetta manovra finanziaria 2011, non c’è nessun riferimento alle tasse sospese dopo il terremoto. Un colpo durissimo per l’economia di una città e un territorio che non si sono ancora del tutto ripresi dalla catastrofe che li ha colpiti non molto tempo fa.

Bersani: una tassa di scopo per i terremotati

Dopo aver marciato sotto la residenza di Berlusconi e aver sfidato i blocchi della polizia in piazza Venezia, migliaia di aquilani sono giunti al Senato. Gli aquilani a Roma hanno protestato contro l’atteggiamento del governo che li ha fatti sentire abbandonati al loro triste destino. Gli abruzzesi chiedono al governo la sospensione delle tasse, più lavoro per i terremotati e più sostegno all’economia della loro zona, gravemente colpita dal disastro. Nello specifico gli aquilani chiedono una legge organica, che preveda procedure snelle per la ricostruzione. Era presente anche Bersani e ha espresso il suo parere a favore della popolazione colpita dal sisma, che incessantemente chiedeva spiegazioni.

Terremoto: rinviato pagamento tasse

Ulteriormente rinviato il pagamento delle tasse da parte dei terremotati in Abruzzo (finora era previsto che il pagamento arretrato delle tasse dovesse iniziare dal prossimo mese di gennaio), inoltre la rateizzazione degli arretrati verrà più che raddoppiata. Il rinvio é contenuto in un comunicato del Tesoro, dove si legge inoltre:

È stato concordato tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ed il sottosegretarioBertolaso che, con Ordinanza di protezione civile, l’inizio del recupero dei tributi e contributi finora sospesi, sarà rinviato; è stato inoltre deciso che la durata del periodo di rateizzazione verrà più che raddoppiata.

Abruzzo: stop alle tasse, vi diamo i soldi ma la casa ve la ricostruite da soli!

Per le popolazioni colpite dal terremoto sono sospesi i tributi, del pagamento degli affitti, se la casa in locazione è ormai inagibile, e di rate e mutui di qualsiasi genere. Contributi ed indennizzi saranno riconosciuti per le strutture adibite alle attività sociali, ricreative, sportive e religiose. Il decreto deve essere ancora approvato ma pare che si tratterà di un vero e proprio pacchetto famiglia.

Non solo tasse bloccate ma anche aiuti per la ricostruzione delle case: in arrivo 150mila euro a fondo perduto a chi ha visto crollare la propria casa. Per chi invece la casa é rrimasta danneggiata ci saranno 80 mila euro. I fondi saranno disponibili su un conto corrente a disposizione di ogni singolo terremotato. Cosa significa questo? Che ogni singolo terremotato dovrà provvedere a ricostruire la propria casa secondo i criteri antisismici. Ma siamo sicuri che i cittadini abbiano queste competenze? Conoscono i singoli le regole antisismiche e i criteri di costruzione di una casa secondo le normative? In questo modo ognuno sarà di fatto responsabile della ricostruzione. I soldi si incasseranno solo dietro presentazione di fatturazione. Si é giunti a questa soluzione, è stato spiegato, per evitare l’infiltrazione della mafia:

No nuove tasse per la ricostruzione in Abruzzo

Abbiamo trovato un modo di rinunciare ad alcune spese e limitare gli sprechi – afferma il premier Berlusconi in Abruzzo – E venerdì prossimo, nel Consiglio dei ministri che terremo nel capoluogo, avremo pronto il piano, il decreto Abruzzo, con i fondi da investire per la ricostruzione. I finanziamenti li abbiamo, quindi non aumenteremo l’imposizione fiscale, visto che la filosofia del governo è diminuire e non aumentare le tasse. Non chiederemo soldi agli italiani, che se vorranno, potranno essere vicini agli abruzzesi anche con le donazioni.

Il presidente del Consiglio continuando, prova a infondere fiducia:

Tassa super ricchi per aiutare i terremotati

Il tema della ricostruzione e dei fondi necessari sarà oggetto della prossima riunione dei ministri a L’Aquila. Tra le ipotesi allo studio un contributo dai contribuenti “super-ricchi” per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto. Tra le valutazioni tecniche avviate infatti, un decreto legge con gli interventi per la raccolta delle risorse che contempli anche la possibile introduzione di un “contributo obbligatorio” per i contribuenti che hanno un reddito annuo che superiore a 130.000-140.000 euro.

Si tratta ancora di una delle ipotesi allo studio, e ancora oggetto di confronto all’interno della maggioranza. Il contributo sarebbe obbligatorio, una-tantum e consisterebbe in due punti di Irpef. Tra le altre ipotesi, anche un’addizionale sui giochi come Lotto e Superenalotto.

Emergenza terremoto: stop alle tasse per le zone colpite

Berlusconi in questi giorni in Abruzzo ha ripetuto che lo Stato non lascerà sola la gente: Sarò qui ogni giorno e mi metterò a disposizione per quello che serve. Stiamo studiando di ricomprendere negli ammortizzatori anche i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori che hanno perduto l’attività. Il Governo cerca quindi di andare il più possibile incontro ai cittadini colpiti dalla calamità che ha causato un vero disastro. Inoltre il premier ha cambiato idea: in serata ha aperto agli aiuti internazionali, contrariamente a quanto fatto al mattino, respingendo la richiesta del leader del Pd che chiedeva di accettarli.

Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate ha annunciato che sono già stati sospesi i pagamenti di tasse locali e nazionali. Intanto oggi il presidente del Senato Schifani chiederà ai senatori di aderire al fondo per le vittime: quota minima 1.000 euro.